“Clandestini” e traghetti. Un gruppo di passeggeri smentisce Salvini

«Non esistono fatti di discriminazione, ma bensì gente che ci marcia per farsi pubblicità». A parlare è Fabio, un ragazzo che ha viaggiato insieme ad alcuni amici a bordo del traghetto Tirrenia che, secondo quanto denunciato dal leader della Lega Matteo Salvini, avrebbe riservato dei posti ad un gruppo di “clandestini” mentre, stando alle sue parole, “tanti italiani invece dormiranno in terra sui materassini”. Salvini ha parlato anche di “partenza ritardata” del traghetto “per l’attesa di far salire a bordo un pullman di clandestini”.

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Secondo la testimonianza riportata su Giornalettismo, le cose non sono andate esattamente così. “Una ventina di persone hanno viaggiato su un traghetto, che sarebbe partito lo stesso, che avrebbe avuto lo stesso costo”, ha scritto Fabio, che ha lanciato anche l’hashtag ironico #Salvinipagacilacabina. “Però era più facile dire che la gente italiana dorme per terra. E che il traghetto parte in ritardo per colpa di un pullman. Dalle ore 18.00 si sapeva che bisognava ospitare delle persone sul traghetto. Di sicuro la colpa del ritardo non può essere affidata a loro, ma ad una mal organizzazione. Loro di sicuro non erano in centro per le vie di porto Torres a fare shopping. Mi chiedo, ma se invece fosse stato un pullman di una qualsiasi squadra di calcio, ad arrivare in ritardo, durante il tragitto, sarebbero stati criticati oppure tutti giù di selfie? Comunque – conclude Fabio – il capitano del traghetto ha appena annunciato che l’arrivo al portò e previsto per le 8,15 anziché alle 8,00. ‪#‎bravocapitano‬ ‪#‎traghettochescanna‬”.

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