Capo Frasca, il Corpo forestale: “Poligono contaminato”

“Il poligono di Capo Frasca è contaminato”, almeno nella parte dove giovedì è scoppiato il rogo. Così è scritto nel dossier consegnato al presidente Pigliaru.

Il poligono di Capo Frasca è contaminato”, almeno nella parte dove giovedì è scoppiato il rogo che ha bruciato 25 ettari e “si sono contate almeno sei esplosioni”. È questo uno dei passaggi contenuti nella relazione che il Corpo forestale ha consegnato al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, il quale ha programmato per domani mattina un sovralluogo nell’area militare, dalle 9. Alle 16, invece, comincia la seduta straordinaria del Consiglio regionale, voluta proprio dal governatore per fare il punto sul rogo.

Dunque la certezza è arrivata: a Capo Frasca ci sono esplosivi disseminati nel terreno. Ovviamente, non spetta al Corpo forestale dire di cosa di tratti – se bombe “dormienti” o altro materiale bellico -, ma appena il fuoco ha cominciato a correre lungo il terreno, ci sono state svariate deflagrazioni. Qualcosa, insomma, è saltata in aria, in un susseguirsi di esplosioni, segno della contaminazione. O, quanto meno, del fatto che nel poligono non tutto il materiale bellico delle esercitazioni Nato viene immediatamente tolto.

Non a caso, ad accompagnare Pigliaru a Capo Frasca sarà Gavino Diana, il comandante dell Corpo forestale al quale giovedì scorso l’Aeronautica militare ha richiesto di intervenire per spegnere le fiamme divampate mentre era in corso un’esercitazione tedesca. Ma sempre dal rapporto consegnato a Pigliaru risulta che le squadre coordinate da Diana non sono potute intervenire a terra proprio per via delle deflagrazioni. Di lì il monitoraggio dell’incendio da un elicottero dotato di Gps, che ha registrato la localizzazione degli esplosivi.

Insieme a Pigliaru ci sarà anche il sindaco di Arbus, Francesco Atzori, e non mancheranno i vertici dell’Aeronautica, i quali da giovedì stanno provando a lanciare messaggi rassicuranti. Prima la decisione di fermare le esercitazioni fino a quanto non verrà istituito un presidio antincendio, di oggi la notizia che a Capo Frasca vengono organizzate ogni estate colonie estive per bambini disabili. Ma considerando che l’area militare si estende per 14 chilometri, non è difficile immaginare, e anzi c’è da augurarselo, che ci siano pure ampissimi spazi dove non circola materiale bellico.

Domani in Aula si capirà se e quale livello di scontro si è aperto tra Regione e Aeronautica. Intanto, sul fronte delle esercitazioni: già nella conferenza nazionale sulle Servitù militari, Pigliaru aveva chiesto la loro sospensione durante tutto il periodo estivo, cioè da giugno e settembre, e non come avviene attualmente nei soli mesi di luglio e agosto. Va anche registrato che il presidente della Regione non ha mai firmato il protocollo romano, proprio perché aveva rivendicato una maggiore vigilanza sulle aree militari, nonché una riduzione delle stesse, visto che la Sardegna ospita il 70 per cento delle servitù presenti in tutta Italia.

Tutti i dettagli del rapporto stilato dal Corpo forestale si conosceranno domani in Consiglio: e sarà quello il punto forte della relazione di Pigliaru, alla quale seguirà il dibattito. Ma lo scontro tra schieramenti è nell’aria già da giorni.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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