Primarie per la scelta dei candidati sindaci del centrosinistra il prossimo 7 aprile. La decisione è stata presa dalle forze politiche della coalizione (Pd, Sel, Idv, Rifondazione, Centro democratico, Rossomori) in un incontro nel quale è stata valutata la situazione politica regionale alla luce del risultato delle elezioni Politiche e in vista delle Regionali. Una situazione “incandescente”. “Chi sembra non accorgersene – si legge in una nota – è la maggioranza di centro destra impegnata nell’ennesimo rimpasto dal quale emergeranno altri 3 o 4 nuovi assessori con l’illusione che possa cambiare qualcosa in una Giunta e in una maggioranza che hanno già ampiamente dimostrato di non essere all’altezza della situazione”. “Paradossale” l’idea del governatore secondo il quale il centrodestra (che ha perso 200mila) si sarebbe addirittura “rafforzato”.
“Ora – prosegue la nota – il Consiglio Regionale è impegnato nell’iniziativa di riforma della legge elettorale regionale che serve ad adeguare la normativa a un principio fortemente e concretamente perseguito dal centro sinistra negli scorsi mesi: la riduzione dei consiglieri regionali. La legge elettorale dovrà essere modificata garantendo in ogni modo la rappresentanza di ogni volontà politica, quella dei territori e promuovendo la presenza delle donne”.
Nella prossima primavera (il 26 e il 27 maggio) si voterà per l’elezione del sindaco e per il rinnovo del consiglio comunale di Iglesias e di altri 34 comuni della Sardegna. Tra i quali Assemini, Macomer, Jerzu, Cabras, Seui, Sarule, Meana sardo, Irgoli, Senorbì, Maracalagonis, Teulada, Decimomannu, Furtei, Fluminimaggiore, Villaspeciosa e Donori.
