La tipografia dell’onorevole sardista lavora con la sanità regionale, ecco le forniture

Alessandra Carta

di Alessandra Carta

Spuntano tre delibere, adesso che la riforma dell’assistenza medica e ospedaliera, partita dal 1° gennaio 2022 per volere di Christian Solinas, sta facendo rispolverare archivi e delibere. Nella scomoda posizione di onorevole e socio di maggioranza di una srl che lavora per le Aziende sanitarie, c’è Nanni Lancioni, quota Psd’Az, il consigliere più fidato del governatore.

Lancioni ha il 52 per cento di quote, come risulta dalla visura camerale, nella società denominata Officine grafiche della Sardegna, sede a Cagliari (nella foto). L’amministratrice unica della srl è Alessia Siddi, la moglie di Lancioni, mentre il restante 48 per cento è in mano al figlio della coppia, Nicolò Luigi, che peraltro è un dipendente dell’Agenzia regionale Aspal (Politiche attive per il lavoro).

Dalle carte in mano a Sardinia Post, con la determinazione dirigenziale 115 datata 5 febbraio 2021, la tipografia di Lancioni ha ottenuto in affidamento diretto dalla Aou di Sassari per la fornitura di “500 scatole di archivio modello francese”, è scritto. Prezzo unitario: 21 euro. Costo totale: 10.500 euro, Iva esclusa.

Nanni Lancioni (Psd’Az)

L’atto dell’Aou è stato firmato dal dirigente della Struttura complessa “Acquisizioni, beni e servizi”, ovvero da Antonio Francesco Temussi, fratello di Massimo ex commissario di Ats passato dal 1° gennaio del 2022 alla guida del Centro regionale di programmazione.

La posizione di Lancioni è scomoda perché le Aziende sanitarie sono enti strumentali della Regione, di cui Lancioni stesso è un esponente, visto che da consigliere di maggioranza concorre al governo dell’Isola. Inclusa la scelta degli amministratori della sanità, nomine che sono frutto di una spartizione tra i partiti usciti vittoriosi alle elezioni, sebbene formalmente decise dalla Giunta. Qui non si tratta infatti di invocare il conflitto di interessi, quanto di rileggere gli affidamenti ottenuti dalla ‘Officine grafiche della Sardegna’ con la lente dell’opportunità politica.

Andando a ritroso, ecco un’altra fornitura che la tipografia di Lancioni ha erogato alla sanità regionale. Stavolta ll’Ats, l’Azienda per la tutela della salute. È l’11 giugno 2020. Attraverso la Assl di Sassari, con il Servizio giuridico amministrativo che figura come struttura proponente, alla tipografia dell’onorevole viene commissionata una piccola fornitura di cento registri per segnare il “carico/scarico dei rifiuti”. Valore: 671 euro, Iva inclusa. La deliberazione in questione è la numero 2921.

È invece datato 6 ottobre 2020 l’affidamento che la srl Officine grafiche della Sardegna ottiene dall’Azienda ospedaliera Brotzu attraverso la determinazione 1602. L’oggetto della fornitura è scritto nell’atto, dove si parla di “stampati da destinare ai vari reparti dei presidi ospedalieri del San Michele, dell’Oncologico Businco e del Microcitemico Cao”. Spesa complessiva: 39mila euro, Iva esclusa.

La firma in calce è di Agnese Foddis, la manager che allora era responsabile del Servizio “Acquisti, beni e servizi”. Poi all’indomani del pranzo di Sardara, la dirigente venne scelta come commissaria dell’Aou di Cagliari per sostituire il silurato Dg Giorgio Sorrentino, uno degli invitati al banchetto alle terme, inizialmente indagato e poi di recente uscito dall’indagine. Ma ormai Solinas lo aveva cacciato insieme alla direttrice sanitaria e a quella amministrativa. Dal 1° gennaio la Foddis è tornata al Brotzu, col massimo grado, quello di Dg.

Nella srl, Lancioni è stato amministratore unico sino al 20 aprile 2018. Ovvero due giorni dopo il ripescaggio a sorpresa in Consiglio regionale nella passata legislatura, dove è tornato con le elezioni di febbraio 2019. Non più in minoranza, ma al potere. Lancioni deve il suo primo ingresso in Aula proprio a Solinas che nel 2018 lasciò Cagliari perché eletto in Senato.

Alessandra Carta

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