“I Comuni debbono continuare a lavorare tutti insieme per dire no a questo patto di instabilità che sta nel tempo azzerando i servizi sul territorio”. E’ quanto ha riferito il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, nel suo intervento all’iniziativa Anci al teatro Capranica di Roma in favore dello sblocco dei pagamenti alle imprese e contro i vincoli del patto di stabilità. Per Zedda “lo Stato, nel suo impegno per abolire gli sprechi e la burocrazia, alla fine ha poi scaricato tasse colpe sui sindaci e sul tessuto delle imprese”.
“Questo è un patto di instabilità perché destabilizza istituzioni, imprese e cittadini scaricando su di loro le responsabilità”. “A Cagliari abbiamo in cassa 240 milioni di euro, di fatto fermi in cassa. Con quei soldi potrei fare scuole, aggiustare strade, offrire servizi invece siamo bloccati da questi vincoli”.
Per Zedda altro problema è rappresentato “da sette diversi tipi di tasse locali che pongono lacci e laccioli per cui i sindaci sono costretti a fare gli esattori per conto terzi. Penso all’Imu – ha continuato il sindaco di Cagliari – o alla Tares dove la prima tutto è tranne che una tassa municipale come il nome fa’ intendere”.
La conclusione Zedda l’affida a un appello al nuovo Parlamento: “Anche in un condominio ci si confronta per risolvere i problemi. Mi auguro ci sia uno scatto volto al confronto per uscire da questa crisi”.
