Solinas si bea per Carbosulcis, ma i lavoratori: “Noi a casa se non rinnova la convenzione”

L’altro giorno, mentre è esploso il caso sul mutismo di Christian Solinas per la promozione del Cagliari in serie A, il presidente della Regione ha deciso di cavalcare un’altra impresa, quella del Progetto Aria di Carbosulcis, con la miniera di Monte Sinni utilizzata per purificare il gas argon arrivato dal Colorado. Adesso viene fuori che gli esperti sardi che lavorano per Aria, nell’impianto prototipo Seruci-0, rischiano di andare a casa a da luglio perché la Regione e Solinas non si decidono a firmare il rinnovo della convenzione con l’Infn, l’Istituto nazionale di fisica nucleare che ha i suoi laboratori in Abruzzo, dove l’argon viene impiegato nello studio della materia oscura.

La legnata sui denti del governatore l’hanno tirata, politicamente parlando, i sindacati attraverso un comunicato unitario firmato da Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil. In calce i nomi dei rispettivi leader, Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Gigi Loi. Poche righe ma sostanziose. “Prendiamo atto – è scritto nella nota – dell’entusiasmo” mostrato “dal presidente della Regione in merito al progetto Aria e al risultato ottenuto dai ricercatori nella distillazione del gas argon, risultati sicuramenti positivi ma in realtà noti da tempo“, fanno sapere i segretari territoriali, come se volessero evidenziare quasi un interesse ingiustificato da parte del presidente. Non fosse altro che Carbosulcis è una partecipata della Regione.

Dalle sigle confederali arrivano quindi al nocciolo della questione: “Ora è necessario che da parte della Giunta ci sia un’assunzione di responsabilità“, ovvero non parole ma un’azione vera che “deve passare attraverso il compimento di atti concreti e la firma relativa all’accordo tra la Regione e l’Istituto nazionale di fisica nucleare. Anche perché senza convenzione, da luglio i lavoratori del Progetto Aria saranno a casa”.

Quindi: Solinas si è beato per i risultati ottenuto nell’impianto Seruci-0, quando invece i sindacati fanno notare che non si tratta di traguardi nuovi. Invece viene fuori che esiste un problema di lavoro con serissimi e titolatissimi professionisti che rischiano di dover interrompere la ricerca per colpa della Regione. Non solo: se salta il Progetto Aria “si complica non poco il percorso di riconversione della Carbosulcis,”. Un recupero che passa dall’utilizzo della miniera per finire diversi dall’attività estrattiva. La miniera di Monte Sinni si trova a Nuraxi Figus, una frazione di Gonnesa.

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