LavoRas bloccato dalla crisi di Insar. Deiana (Anci): “Intervenga la Regione”

Anci Sardegna apprende dagli organi di informazione della gravissima situazione di Insar, delegata nella passata legislatura a gestire i fondi per i ‘Cantieri di nuova attivazione’ destinati ai Comuni nell’ambito del programma Lavoras“. Lo scrive il presidente Emiliano Deiana dopo la pubblicazione su Sardinia Post di un nuovo approfondimento sulla spa regionale che rischia di finire in liquidazione. Come raccontato oggi dal nostro giornale, la crisi della società, guidata sino al 16 maggio scorso dalla manager Paola Piras, si è concretizzata anche nel blocco ai finanziamenti destinati agli enti locali per contrastare la disoccupazione.

“Anci Sardegna – è scritto nella nota firmata da Deiana – aveva espresso fortissime perplessità rispetto all’individuazione di Insar quale soggetto gestore del programma. Oggi, tuttavia, occorre intervenire con sollecitudine e risolutezza”.

L’associazione dei Comuni offre insieme una strategia e uno spunto di riflessione. “La prima cosa da fare è, certamente, la convocazione urgente da parte del presidente della Regione dell’Osservatorio Lavoras al fine di ragguagliare i soggetti istituzionali sulla gravità della ‘crisi Insar‘ e per mettere in sicurezza i Comuni che hanno già attivato i cantieri e per evitare che le amministrazioni che non li hanno attivati, per i ritardi della stessa Insar, non si trovino nell’impossibilità di operare a favore delle loro comunità e dei disoccupati locali”.

Dalle verifiche fatte da Sardinia Post, sono state 582 i progetti presentati attraverso il piano LavoRas per la misura ‘Cantieri di nuova attivazione’ che prevedeva sei diverse tipologie di intervento: Ambiente (1); Beni culturali e archeologici (2); Edilizia (3); Reti idriche (4); Valorizzazione attrattori culturali (5); Patrimonio pubblico ed efficientamento delle procedure comunali (6). Di queste 582 interventi, circa un quinto è partito perché gli enti locali avevano proprio risorse a disposizione e hanno potuto anticipare le somme per dare risposte immediate all’emergenza del lavoro. Ma i soldi vanno restituiti perché non devono gravare sui bilanci dei Comuni.

“Nelle more della convocazione dell’Osservatorio – conclude Deiana – Anci Sardegna chiede un incontro urgente all’assessora al Lavoro, l’onorevole Alessandra Zedda, al fine di inquadrare nella giusta maniera il problema e prospettare soluzioni che mettano in sicurezza le amministrazioni e i lavoratori”.

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