Latte, ipotesi su 72 centesimi e tregua: i pastori hanno tre giorni per decidere

Tre giorni di tregua nella mobilitazione dei pastori per non bloccare il conferimento del latte e riprendere a far lavorare i caseifici. Tre giorni che serviranno a tutto il mondo delle campagne per valutare ed esprimersi sulla proposta messa in campo in tarda serata: prezzo del latte subito a 72 centesimi, Iva compresa al litro, come acconto per il conferimento del prodotto, e un saldo ancorato a una griglia che, considerando gli interventi di Regione e Stato, dovrebbe far salire il prezzo fino a quello richiesto dai pastori, un euro. Si è chiuso così il tavolo di filiera convocato dal ministro Gian Marco Centinaio a Cagliari e al quale ha partecipato anche il presidente Francesco Pigliaru. Si riprende il 21 al ministero a Roma.

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Il sistema, infatti, prevede già oggi che i pastori al momento del conferimento del latte nei caseifici ricevano un acconto. I pastori portano il latte alle industrie o cooperative di trasformazione a partire dai mesi di gennaio e febbraio, dopo il periodo natalizio utile per la commercializzazione degli agnelli. Il saldo viene pagato al termine della campagna, intorno al mese di novembre ed è in quel momento che il prezzo diventa definitivo e le oscillazioni pesano. In sostanza se già a inizio anno, al momento del conferimento, il prezzo è basso, lo sarà anche al saldo, a meno di impennate nel mercato dei prodotti ovini derivati.

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Con questa soluzione il prezzo pagato in acconto sarebbe di 72 centesimi al litro, cui si aggiungerebbero entro pochi mesi i trenta centesimi che mancano, per effetto delle inziative messe in campo da Governo e Regione con i 49 milioni totali sul piatto che serviranno a eliminare le eccedenze dai magazzini.

Tre giorni di tempo, dunque, nei quali la proposta messa sul tavolo per avere 72 centesimi al litro oggi e arrivare a fine stagione a un euro – anche 1,20 – come chiedono gli allevatori sardi, sarà posta al vaglio del mondo delle campagne.

Il confronto è andato avanti tra proposte, controproposte e ripensamenti per oltre otto ore. I pastori non volevano saperne di scendere al di sotto l’euro, ma evidentemente sono arrivate le garanzie che chiedevano sul saldo. Le parti sono al lavoro per limare gli ultimi dettagli.

Mar. Pi.

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