Latte, Regione: “Pronte altre risorse”. Ecco tutti i punti del ‘Patto di filiera’

La Regione vuole  “chiudere il prima possibile” la vertenza sul prezzo del latte “per il bene dei pastori”. Lo ha ribadito oggi a Olbia l’assessore regionale dell’Agricoltura, Pierluigi Caria che ha annunciato la disponibilità della Regione “ad aggiungere altre importanti risorse, lo stesso chiederemo di fare con determinazione al Governo, per svuotare completamente i magazzini e dare quindi un segnale forte ai mercati”. “Senza formaggi da vendere – ha sottolineato l’assessore -, il prezzo schizzerebbe alle stelle e gli alibi di chi non vuole venire incontro alle richieste dei pastori scomparirebbero. È il momento di scelte coraggiose che siamo disposti a fare da amministratori e da sardi”.

“La proposta fatta dagli industriali sul litro latte in acconto è di 70 centesimi. La delegazione dei pastori presenti a Roma l’ha rifiutata proponendo a sua volta una base di partenza di almeno 85 centesimi. Un prezzo – precisato Caria -, che da assessore vado dicendo da mesi, poiché si tratta della media delle ultime cinque stagioni”. Sul piatto 49 milioni di euro “che dovrebbero portare a levare dal mercato il prodotto e permettere così una risalita del prezzo del Romano e quindi del latte nel giro di poco tempo”.

Per l’acquisto del Pecorino romano invenduto ci sono 15 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, 10 milioni dal Banco di Sardegna, “a cui si aggiungono – osserva Caria – altri 10 milioni del ministero delle Politiche agricole (provenienti da tutto il fondo per la filiera ovi-caprina nazionale) e 14 del ministero dell’Interno”.

“Nelle cinque ore di lavori di ieri, la Regione Sardegna ha ribadito la sua piattaforma, già costruita negli otto incontri tenuti in questi mesi con tutti gli attori della filiera, e che ha fatto da base di ragionamento anche nel tavolo organizzato a Cagliari mercoledì scorso.

A supporto del lavoro fatto Caria ha anche diffuso il ‘Patto di filiera’ (clicca sulla gallery in basso) su cui da mesi si stanno confrontando tutti i rappresentanti di tutto il sistema. Sui 13 articoli totali, solo il primo non ha trovato l’accordo di tutti, proprio quello sul prezzo del latte. “Con gli altri 12 articoli approvati da tutti i partecipanti si danno risposte mai viste per la stabilizzazione nel medio e lungo periodo di tutto il comparto lattiero-caseario dell’ovicaprino isolano. Trasparenza dei dati di produzione, regole serie e rigorose permetteranno di superare le storture che purtroppo fino a oggi hanno penalizzato uno dei comparti più importanti dell’economia regionale”, ha sottolineato l’esponente della Giunta Pigliaru.

Intanto domani a Cagliari, alle 11, è convocato il tavolo in Prefettura con il ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio. Al vertice sono chiamati la Regione Sardegna, le associazioni degli allevatori, i pastori, gli industriali e i responsabili delle cooperative. La trattativa sul prezzo del latte ovino riparte dall’esito della riunione al Viminale con il vicepremier Matteo Salvini.

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