“Nell’applicazione delle norme anti-contagio serve una particolare attenzione per gli autotrasportatori, che viaggiano costantemente e sono i più esposti al rischio di contrarre il coronavirus, quindi di conseguenza anche alla possibilità di trasmetterlo”. Lo dice il segretario generale di Cgil Sardegna, Michele Carrus, che proprio ieri ha firmato insieme al resto dei sindacati, alle prefetture, all’associazione dei Comuni (Anci) e a quelle di categoria il protocollo sul monitoraggio proposto dalla presidenza della Regione.
L’appello della Cgil nasce dal fatto che gli autotrasportatori sono al momento i meno tutelati dalla normativa, dal momento che sono esclusi dall’obbligo della quarantena (così si legge anche nella nota esplicativa della Giunta). Questo perché svolgono un servizio considerato essenziale, come il trasporto dei beni di prima necessità. “Al momento la salute di questi lavoratori – dice Carrus – dipende dalla buona volontà delle aziende della filiera, cui spetta mettere in campo, e voglio sperare che tutti lo stiano facendo, il vademecum anti-contagio. Tuttavia la contingenza impone che gli autotrasportatori siano sottoposti a tampone costantemente, in modo da evitare che diventino una fonte di contagio fuori da ogni controllo”.
Il segretario della Cgil fa sapere che proprio sui controlli di quanti svolgono funzioni di pubblica utilità e stanno continuando a lavorare, ha legiferato anche il Governo. “Ieri ai prefetti d’Italia sono state assegnate funzioni di verifica sulla applicazione delle norme anti-contagio nel comparto produttivo. Tutti, senza distinzioni, siamo chiamati a contribuire alla copertura di ogni spazio che che può diventare occasione per la diffusione della pandemia”.
