La Sardegna è l’unica regione a cui l’Inps non ha ancora concesso nemmeno un pagamento della Cigd (cassaintegrazione in deroga), riconosciuta attraverso il decreto ‘Cura Italia’. L’Isola è a quota zero. Così risulta dall‘aggiornamento pubblicato dall’Istituto nazionale di previdenza e rilanciato dalla sottosegretaria allo Sviluppo economico, Alessandra Todde.
Il problema della gestione della Cigd nell’Isola risale ai giorni scorsi, quando la stessa Todde aveva puntato il dito contro i ritardi della Giunta di Christian Solinas. Insieme alla Sicilia, il 23 aprile la Sardegna era ancora l’unica regione che non aveva inviato nemmeno una domanda. L’assessore al Lavoro, Alessandra Zedda, chiamata in casua aveva spiegato, in un’intervista a Sardinia Post, che si era trattato di “un ritardo fisiologico” e che da lunedì 27 aprile un team di dieci persone avrebbe lavorato all’invio delle domande all’Inps.
La Zedda, al nostro giornale, aveva detto che erano state istruite 823 domande. Questo l’assessora lo aveva dichiarato il 24 aprile. Ma ieri sul sito Inps risultavano 570 richieste spedite. Di queste, sempre stando ai dati ufficiali, ne sono state autorizzate 259. Ma nessuna ancora è stata saldata. Ciò a fronte delle 28.898 domande fatte in Sardegna. Significa che i lavoratori sardi, per via delle inadempienze della Giunta, vedranno i soldi della Cigd con molto ritardo.