“In alcune Regioni le domande per la cassaintegrazione in deroga sono arrivate in grave ritardo e in alcuni casi sono addirittura mancanti. In Sardegna e Sicilia, ad esempio, le domande non sono ancora pervenute”. Lo dichiara la sottosegretaria allo Sviluppo economico (Mise), Alessandra Todde, che lancia un appello alle opposizioni delle Regioni interessate: “Invitate (le maggioranze) a sbloccare le procedure”. In entrambe le isole al governo c’è il centrodestra.
L’esponente del governo Conte ricorda che “la Cig in deroga, l’ammortizzatore sociale che integra o sostituisce la retribuzione dei lavoratori che si trovano in precarie condizioni economiche a causa di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, copre tra l’altro i dipendenti delle aziende più piccole e interessa almeno 3 milioni di persone”. Ma, specifica, “l’acquisizione e la valutazione delle domande spetta alle Regioni, che poi girano l’esito all’Inps”.
La voce su una possibile mancata spedizione delle domande è circolata da questa mattina. Adesso c’è la certezza. Le richieste di Cig che sono arrivate alla Regione ma gli uffici sardi non hanno ancora spedito, sono circa 29mila, fanno sapere ancora dal ministero. Due giorni fa l’assessora del Lavoro, Alessandra Zedda, aveva assicurato che i pagamenti sarebbero avvenuti entro i primi di maggio. Ma a questo punto sembra difficile, a sentire la sottosegretaria, che ha di fatto ufficializzato il ritardo della Regione.