Alghero, aeroporto in pieno caos: low cost addio e privatizzazione al palo

Ad Alghero si apre ufficialmente la stagione turistica. Anche quest’anno i riti della Settimana Santa hanno attirato centinaia turisti nella città catalana e gli operatori turistici si preparano a leggere con attenzione i numeri registrati negli alberghi e nelle strutture ricettive. Il ponte di Pasqua è considerato un appuntamento fondamentale per capire con un certo anticipo l’andamento dei mesi clou. “Se ci saranno turisti stranieri per le strade è un buon segno, altrimenti dovremo iniziare a preoccuparci”, confida il titolare di un bar del centro. Al momento prevalgono i dubbi e gli interrogativi. L’incognita maggiore non riguarda tanto il sistema turistico cittadino quanto il destino dell’aeroporto “Riviera del corallo”, che deve fare i conti con il progressivo abbandono di Ryanair: il 1 aprile scatterà la prima parte dell’operazione smantellamento, con la cancellazione di 7 rotte sinora altamente strategiche, sulle quali lo scalo di Alghero aveva fondato i suoi successi in termini di presenze.

Il nodo low cost. Lo scenario è destinato a peggiorare con la chiusura della base Ryanair annunciata per il 1 novembre. Per lo scalo catalano da quel giorno resteranno operative soltanto tre rotte: Milano, Bologna e Pisa. Molti operatori temono di perdere definitivamente la partita dei voli low cost, che negli ultimi quindici anni è stata la chiave del successo di Alghero. Al momento si cerca di tamponare la falla. Si prova a coprire il vuoto lasciato da Ryanair con un dialogo aperto nei confronti delle altre compagnie low cost. Va in questa direzione la raccolta fondi promossa dagli imprenditori, riuniti nel Fondo chiamato “Destinazione Sardegna”. Il primo obiettivo è salvare l’estate, dicono i promotori dell’iniziativa. Poi si penserà al futuro. Al momento sono stati raccolti circa 500mila euro, con sottoscrizioni giunte da ogni angolo dell’isola. La raccolta continua, anche se non sono ben chiare le modalità con cui verranno utilizzati questi fondi. La “colletta” era nata quando l’addio di Ryanair era solo un’ipotesi. Poi la conferma del taglio ha spiazzato un po’ tutti e gli imprenditori del nord ovest hanno deciso di proseguire comunque con la loro iniziativa.

La cessione dell’aeroporto. Il secondo elemento di preoccupazione riguarda la tenuta stessa dell’aeroporto di Alghero. Da oltre un anno di discute del bando di privatizzazione della Sogeaal, la società che gestisce lo scalo “Rivera del corallo”. La Sogeaal dovrà infatti passare nelle mani dei privati, con il 75% delle quote messo in vendita, mentre il restante 25% resterà di proprietà della Regione. Ma la procedura di infrazione aperta a Bruxelles per sospetti aiuti di stato legati alla legge 10 del 2010 pende come una spade di Damocle sul destino dell’aeroporto (in realtà riguarda anche Cagliari e Olbia, ma in misura minore. In caso di condanna, la Sogeaal dovrebbe restituire tutte le risorse pubbliche incamerate dal 2010 al 2013. E nessun investitore privato sembra disposto a investire su una società che rischia di dover pagare una multa milionaria. Un mese fa l’assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana, aveva dichiarato che la procedura di infrazione relativa alla legge 10 si sarebbe chiusa entro marzo. Ma al momento non è ancora arrivata alcune decisione ufficiale. L’incertezza è crescente tra i lavoratori Sogeaal: previsti nuovi sit-in di protesta nei prossimi mesi.

La sfida tra scali. Nel frattempo gli altri aeroporti non stanno certo a guardare. Per lo scalo Costa Smeralda l’estate 2016 potrebbe essere quella dei record. Si prevedono arrivi record grazie all’aumento delle rotte e del numero di compagnie: 56 destinazioni in 17 paesi, tra cui 8 nuove internazionali. Anche a Cagliari i numeri sono più che positivi. Nello scalo di Elmas non mancano le novità: EasyJet ha aperto una nuova tratta per Nizza e ha confermato tutte le sue rotte per Londra Stansted, Parigi Orly, Berlino Schönefeld e le destinazioni svizzere di Basilea e Ginevra, mentre Eurowings ha inaugurato i propri servizi di linea per Amburgo e Berlino Tegel, oltre a riprendere i tradizionali collegamenti per Colonia, Düsseldorf e Stoccarda. Insomma, mentre Alghero è in crisi, Olbia e Cagliari sorridono.

Michele Spanu

@MicheleSpanu84 on Twitter

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