Aerei, Regione contro ricorso Ryanair: “Perfidia e un grave danno per l’Isola”

“La continuità territoriale rappresenta un servizio irrinunciabile per garantire ai sardi un diritto alla mobilità effettivo. Lasciare che in un’Isola come la Sardegna siano esclusivamente le compagnie aeree e di navigazione a decidere il numero dei posti a disposizione, frequenze, orari e tariffe, significa rinunciare di fatto alla coesione sociale, economica e territoriale, isolando ulteriormente i residenti”. Lo dice l’assessore dei Trasporti della Regione, Carlo Careddu, commentando il ricorso di Ryanair contro il bando per i voli a tariffe agevolate da e per l’Isola.

“Impedire ai sardi di ottenere servizi adeguati di continuità territoriale aerea e marittima è un atto di perfidia che nel tempo tutta la classe politica, senza distinzione di appartenenza, ha contrastato e che auspico continuerà a combattere nel segno dell’unità – aggiunge – Con questo spirito e con grande determinazione ci contrapporremo nelle sedi opportune a chi, come Ryanair, anche questa volta, così come avvenne già nel 2013 e nel 2017, intende demolire la nuova continuità territoriale aerea e tutti gli atti ad essa relativi, fra i quali il decreto dell’attuale Ministro dei Trasporti”.

Secondo l’esponente della Giunta regionale, “l’intento del ricorso, che non ci sorprende per nulla, è molto chiaro: impedire definitivamente la realizzazione non solo del sistema di continuità territoriale della Regione Sardegna ma anche del principio fondante della continuità stessa; altrettanto intuibili sono le gravi conseguenze che ne deriverebbero per i sardi: lasciare i cieli dell’Isola in una situazione di sostanziale anarchia, senza nessuna Autorità regolatrice che possa sovraintendere al servizio di trasporto, e dunque lasciando alla fredda logica del profitto il compito di decidere se e a quali costi i sardi possano viaggiare”. Così Careddu lancia un appello appello “rispettoso” al Presidente della Repubblica, al quale è stato indirizzato il ricorso, chiedendogli “impegno ed obiettività nel tutelare e accertare il diritto alla mobilità dei sardi”.

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