Una guida online della Sardegna per viaggiare virtualmente tutto l’anno

Idese, scopri la Sardegna coi tuoi occhi“. Uno spazio virtuale, una piattaforma digitale interattiva per scoprire o approfondire la conoscenza del patrimonio culturale materiale e immateriale della Sardegna.

È la nuova guida online, frutto del progetto del Segretariato regionale del Ministero della Cultura diretto da Patricia Olivo. “Un ideale proseguimento del progetto editoriale ‘I sentieri della memoria’ – spiega in occasione della presentazione alla stampa nelle sale dell’ex Regio Museo a Cagliari – un’infrastruttura digitale per valorizzare e condividere i tesori dell’Isola e renderli più accessibili”.

Con tre parole chiave: “identità, connessioni e accessibilità”, sottolinea Marianna Orrù del Cda della Fondazione di Sardegna che finanzia il progetto con 60 mila euro nell’arco di tre anni. La guida, disponibile su browser e su app, consente di creare itinerari personalizzati, a corto e lungo raggio, tra testimonianze storiche e archeologiche e artistiche dell’ Isola e manifestazioni legate alla tradizione. Al momento sono mille i beni censiti.

“Una guida al patrimonio culturale facile e intuitiva – racconta Barbara Mascia, coordinadtrice del progetto – e in costante aggiornamento grazie anche al contributo degli utenti che possono accedere e interagire gratuitamente e senza bisogno di registrazione. Uno strumento di promozione del turismo culturale in tutte le stagioni”.

Su una mappa interattiva sono indicati i punti di interesse, ciascuno corredato di scheda di approfondimento con i riferimenti bibliografici, informazioni sui vincoli di tutela, una galleria fotografica, notizie utili ed eventuali link esterni. Grazie alla funzione “Portami”, e in base alla posizione dell’utente, Idese individua i luoghi di interesse più vicini e il percorso per raggiungerli. Un progetto partecipativo. Gli utenti potranno condividere la propria esperienza sui social e contribuire all’ampliamento della piattaforma con l’invio di foto, video e informazioni su beni non ancora inseriti, grazie alla funzione “Segnalazioni”. “Il nome scelto – precisa Patricia Olivo – gioca tra la parola (v)Ides, che in sardo logudorese significa vedi, e il concetto di idea”.

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