‘Storie in movimento’, anteprima di Marina Café Noir sui migranti

Nuovi appuntamenti per la sedicesima edizione del Festival Marina Cafè Noir che culminerà a giugno con cinque intense giornate dal 19 al 23. Il titolo scelto per l’edizione 2018 del festival, A sud di nessun nord, trova una nuova declinazione negli appuntamenti del 19 e 20 aprile che portano come sottotitolo Migranti e migrazioni: storie in movimento.
Gli incontri, sei tra workshop, lezioni universitarie aperte, incontri e testimonianze si svolgeranno in varie parti della città, dalla Facoltà di ingegneria alla Cittadella dei musei alla MEM, in collaborazione con l’Associazione Tusitala, l’Università degli Studi di Cagliari – Dipartimento Storia e Beni culturali, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambiente e  Architettura, il progetto CosmoMed, il Cpia – Centro Provinciale Istruzione per Adulti Karalis 1 e la MEM-Mediateca del Mediterraneo .

Si inizia giovedì 19 aprile alle 9 al Campus di Ingegneria-Architettura Aula BI – Via Marengo 2 (Piazza d’armi) con la presentazione di ‘Selfie my city #Sassari’, lezione aperta all’interno del corso di geografia urbana di Maurizio Memoli (Corso di laurea in Scienze dell’Architettura). Il progetto, che sarà presentato da Dario La Stella e Valentina Solinas, coinvolge ragazzi delle scuole del quartiere del Monte Rosello e giovani richiedenti asilo in un percorso interdisciplinare di ricerca, formazione e creazione mediante i linguaggi dell’arte performativa, dell’arte visiva e delle nuove tecnologie legate ai social network.
Si prosegue al pomeriggio alle 16 alla MEM, in via Mameli 164 con il workshop per operatori dell’accoglienza ‘Tra spaesamento e resistenza. Il doppio vincolo dell’accoglienza italiana’ di  Lavinia Bianchi, dottoranda all’Università di Roma3 in Ricerca sociale teoria e applicata, responsabile di un centro di accoglienza per Msna (Minori Stranieri Non Accompagnati) e di un centro per Msna vittime di tratta a Latina (LT). L’obiettivo è il racconto di buone pratiche che permettano di progettare percorsi di umanizzazione nel lavoro quotidiano dell’accoglienza.
Alle 18,30, ancora alla MEM, ‘Voce alle storie: Scrittura migrante al femminile’, del progetto “CPIAce viaggiare”, a cura di Daniela Tripodero e Maddalena Brunetti.  Un incontro aperto a tutti con testimonianze femminili delle speranze e dei bisogni che spingono al viaggio, talvolta drammatico, dall’Africa subsahariana o dall’Est Europa.

Venerdì 20 Aprile, dalle 10 alle 13 nell’Aula rossa della Cittadella dei Musei in piazza Arsenale, l’incontro pubblico ‘Esodi/Exodi Per una mappa di parole fra Africa e Mediterraneo‘ a cura di Medu (Medici per i Diritti Umani) con Alberto Barbieri, coordinatore generale Medu, Anna Dessì, psicologa del team siciliano con le testimonianze di Roseli Petry, Souleymane Diallo, interventi di Raffaele Cattedra e Valeria Deplano. ‘Esodi’ è una mappa interattiva realizzata sulla base di 2600 testimonianze raccolte da Medu a partire dal 2014 e in continuo aggiornamento. Arricchita di video testimonianze, grafici e statistiche, racconta nel modo più semplice e dettagliato possibile le rotte affrontate dai migranti dall’Africa subsahariana all’Italia, le difficoltà, le violenze, le tragedie e le speranze attraverso le voci dei protagonisti.
Il pomeriggio di venerdì si torna alla MEM alle 17 con ‘Al di qua e al di là del mare’, racconti e musica dai laboratori di Cinzia Atzeni e Veronica Chisu con i beneficiari dei progetti di accoglienza Gus Sardegna e casa Emmaus. Già protagonisti di un intenso incontro per il BiblioPride 2017 organizzato dal MCN con le stesse curatrici, un gruppo di giovani migranti racconterà in più lingue e attraverso la musica e il canto i propri desideri, la nuova vita quotidiana, gli spostamenti e i viaggi, con l’accompagnamento musicale di M Jali Suso e la sua kora e la consulenza di Bhoye Lehmane.
Alle 18,30 il racconto prosegue attraverso il video ‘In viazu, musiche d’incontro‘, video e progetto di Gianluca Gaias e Antonio Congiu con la partecipazione di Mohammed Sanogo e Muhammed Suso, creati attraverso numerosi incontri e laboratori realizzati alla MEM e presentati alla Festa delle biblioteche.

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