Una voce straordinaria e fuori dal comune, che incarnava “la selvaggia bellezza misteriosa della Sardegna” come scriveva la cantante israeliana Noa: Andrea Parodi ha lasciato un segno forte nella musica italiana e a distanza di sette anni l’eco del suo canto non sembra spegnersi. Era il 17 ottobre del 2006 quando un brutto tumore portò via Parodi nella sua casa di Flumini, vicino a Cagliari, a 51 anni e nel pieno della sua carriera artistica. Era nato a Porto Torres da padre ligure e madre sarda, del mare fu sempre affascinato tanto da scegliere gli studi nautici e dedicarsi all’insegnamento nello stesso istituto dove si era diplomato. Grazie a un incredibile talento vocale ha raggiunto presto il successo musicale insieme ai Tazenda, con cui ha conquistato i palchi nazionali e la grande vetrina del festival di Sanremo.
Andrea Parodi ha collaborato negli anni con tantissimi artisti isolani e non tra cui Fabrizio De André, Paola Turci, Al Di Meola, Pierangelo Bertoli, sperimentando contemporaneamente progetti di musica etnica e folk, fusion, rock e pop e firmando documentari e videoclip: una forza creativa che non lo ha abbandonato fino agli ultimi giorni della malattia, a cui il cantante pareva non volersi arrendere.
Oggi il suo messaggio è ancora vivo e prosegue grazie a una Fondazione a lui dedicata. Solo poche settimane prima della morte si era esibito con i suoi Tazenda per un tour che aveva toccato Porto Torres, La Maddalena e Cagliari all’Anfiteatro Romano, portando in scena i suoi ultimi lavori discografici con la band e quelli registrati da solista. L’ultimo disco, “Rosa Resolza”, è un album a due voci con la cantante Elena Ledda.
Francesca Mulas
(video dal canale YT di Vince3564)