Sarah Revoltella e le Tessitrici di Nule: quando l’arte dice ‘no’ alla guerra

Sarah Revoltella è nata a Ginevra e vive a Padova. Regista, scrittrice, artista, da anni gira il mondo reiterando, di performance in performance, il suo messaggio contro la guerra. Una sorta di mantra, di rito, che coinvolge persone e pensieri per farsi azione azione condivisa sotto lo sguardo del pubblico. Come successo tre anni fa alla Biennale di Venezia, dove in collaborazione con la Fondazione Pistoletto, il suo lavoro è stato l’epicentro di un happening diffuso in streaming in cinque paesi del mondo, da Roma, a New York, Mosca, Istanbul e Parigi e in cui decine di armi realizzate in ceramica sono state distrutte e rese macerie, per evocare quello che tutti i giorni fanno le guerre e la loro cultura di morte.

L’incontro di Sarah Revoltella con le Tessitrici di Nule – le artigiane che hanno fatto della tessitura della lana, il simbolo di un sapere antico capace di dialogare con la ricerca stilistica e la progettazione contemporanea – è il punto di partenza di un progetto che, partito dalla Sardegna, vuole immaginare il mondo governato da una possibile economia post-monetaria, un modo per interrogarsi sugli scenari del futuro nell’orizzonte delineato dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

Teatro dell’incontro, a cui si è dato il titolo di Stelle e Conflitti, il suggestivo museo Nivola di Orani, dove sabato prossimo (ore 15.30) sono stati chiamati a discuterne economisti e rappresentanti del mondo del lavoro e dell’imprenditoria: Giuliana Altea e Antonella Camarda della Fondazione Nivola, i sindaci di Orani e Nule Antonio Fadda e Giuseppe Mellino, la textile designer Eugenia Pinna, Arnaldo Scarpa, del Comitato per la riconversione della RWM, Stefano Usai, economista dell’Università di Cagliari, Roberto Cesaraccio, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria, Francesco Sanna, presidente Confcooperative Nuoro-Ogliastra ed Emiliano Deiana, presidente dell’Anci Sardegna.

Che l’arte sia in grado davvero di salvare in mondo? Vedremo. Nell’attesa, a chiusura dei lavori (ore 21), si potrà godere della musica di Gianfranco Cossu e Marcello Peghin. Sempre a Orani, al Museo Nivola, per una notte, luminosa stella filante contro tutte le guerre.

Donatella Percivale

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