Dal ritorno di Gerard Korsten alla “locale” ma internazionale Anna Tifu. Passando per Donato Renzetti, Viktoria Mullova, Krystian Zimerman, Giampaolo Bisanti e tanti altri. Dieci concerti sinfonici, cinque sinfonico corali e sei cameristici: sono i numeri e alcuni nomi della stagione concertistica 2016 del Teatro Lirico di Cagliari. Il programma è stato presentato questa mattina dal nuovo sovrintendente Claudio Orazi e dal direttore artistico Mauro Meli. Come antipasto c’è Piacere Beethoven, otto appuntamenti musicali dal 15 al 23 gennaio alle 11 con Orchestra e Coro del teatro lirico di Cagliari e, nel ruolo di narratore, l’attore Massimiliano Medda. La stagione, nel complesso, andrà avanti sino a dicembre. Con presentazioni in anteprima per i giovani delle scuole.
La maggiore peculiarità della stagione è rappresentata dalla esecuzione delle nove sinfonie di Beethoven affidata – assicura il Teatro – a direttori esperti e talentuosi nella prassi esecutiva ottocentesca. “Cagliari – ha detto Meli – per anni è stato a livello mondiale uno dei posti con le più alte percentuali di abbonamenti e biglietti venduti rispetto al numero dei residenti. Ma vogliamo portare altri sardi a teatro, a partire dalle nuove generazioni. Ripartendo dalla base, Beethoven”.
Tra i ritorni anche quello di Bisanti, protagonista a Cagliari nell’estate del 2014 di una Turandot molto apprezzata. Musica da sentire e anche da vedere. Una delle proposte – in programma l’8 febbraio – è quella dell’esibizione di Igudesman & Joo, due musicisti classici che però si divertono a rivedere a loro modo il repertorio con senso dell’umorismo e spirito dissacratorio.
Altri nomi: Markus Werba, Eva Mei, Signum Saxophone quartet, Olli Mustonen, Speranza Scappucci, Michelangelo Mazza, Alpesh Chauhan, Luca Pisaroni. Campagna abbonamenti a buon punto. “Sta andando bene – ha spiegato Meli – ieri sera 530 abbonamenti erano già stati ritirati. L’obiettivo è non solo pareggiare, ma superare le spese di 370 mila euro con incassi previsti superiore ai 400 mila euro”.
“Cagliari deve essere tra i primi in Italia – ha detto Orazi – in questo momento non è in una situazione adeguata alle sue potenzialità ed è agli ultimi posti per i finanziamenti del Fuss. Tra l’altro sappiamo che, in base ai numeri del 2015, Cagliari avrà 118 punti in meno: è un dato tecnico. Quando si parla di Fuss si affronta un argomento molto complesso. È una partita in corso. Noi puntiamo al contributo ordinario del 2014 pari a 8,2 milioni di euro (poi aumentate dal Governo con risorse straordinarie a 8,5 milioni). Ma siamo in attesa delle decisioni che dipendono da molti fattori. Da considerare anche lo scenario di tagli a livello nazionale”.
Ma ecco quali saranno le azioni del Teatro nella gestione Orazi: “Innanzitutto la base è la valorizzazione delle risorse umane: coro, orchestra, tecnici e personale amministrativo. Poi il radicamento in città e nella regione: siamo a disposizione per partecipare a progetti culturali mettendo a disposizione quello che sappiamo fare. Fondamentale sarà il rapporto con le altre Fondazioni e strutture internazionali con scambi e coproduzioni. Ma anche il ruolo internazionale in progress, con Cagliari centrale in posizione di cerniera euro mediterranea”.
Altri punti chiave su cui puntare: le occasioni date dal meccanismo dell’art bonus e l’immagine. E naturalmente la produzione. Altri dettagli forniti da Orazi: il direttore artistico Meli percepirà un compenso di 80 mila euro lordi. “Compenso – ha detto il soprintendente – indicato e proposto in Consiglio di indirizzo”. Nominato anche un nuovo direttore amministrativo: è Paolo Maggio.