Alghero si affida alla memoria per celebrare il centesimo Giro d’Italia che partirà proprio dalla città catalana il prossimo 5 maggio (leggi qui). Sono immagini dai colori d’altri tempi, impresse in pellicole Super8 e catturate da persone comuni che volevano così provare a fermare per sempre i ricordi dei propri affetti: una passeggiata tra i bastioni, corse in bici tra i vicoli, sguardi. Il tutto viene però trasfigurato come in una sorta di sogno liquido aggiunto in digitale, come se queste scene si svolgessero sott’acqua. A fare da contrappunto musicale è “Ernesto”, il brano dalla cantautrice Claudia Crabuzza tratto da “Com un soldat”, il suo primo album da solista cantato in catalano e vincitore della Targa Tenco 2016 per il miglior disco in dialetto e lingue minoritarie.
L’opera è stata prodotta dalla Società Umanitaria Cineteca Sarda di Alghero grazie ai fondi dell’assessorato regionale alla cultura ed è stato realizzata dai registi Marco Antonio Pani e Bruno D’Elia. Il primo è uno degli autori di “Capo e Croce. Le ragioni dei pastori”, presentato al festival di Roma nel 2013 e vincitore del premio come miglior film a Cinemambiente di Torino e a Sicilia Ambiente nel 2014; il secondo è un apprezzato filmaker di videoclip musicali come “Una somma di piccole cose” per Niccolò Fabi, “Chiamami Napoleone” per Samuele Bersani, “Cromatica” e “Salvagente” per i Marta sui Tubi.
La cosa particolare è che il video è costruito a partire dall’archivio del progetto “La tua memoria è la nostra storia”, campagna di raccolta, digitalizzazione e valorizzazione del cinema di famiglia in pellicola che la Società Umanitaria/Cineteca Sarda ha avviato nel 2010 e che ha come obiettivo la costituzione di mnemoteche del territorio.
Francesco Bellu