C’è un filo rosso che lega la tradizione della poesia sarda, scritta e orale, e il canto a tenore, marchio indelebile della tradizione e della cultura dell’Isola tanto da aver ottenuto il riconoscimento di patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco. E di questo rapporto si parlerà l’11 gennaio a Seneghe a ‘Sa domo de sa poesia’ per un seminario organizzato dall’associazione culturale ‘Perda sonatora’ promosso come attività congiunta tra le Domos de sa Cultura di Seneghe e di Bitti, entrambe nate grazie al sostegno della Regione. La domos di Seneghe è nata per la tutela e la promozione della poesia sarda in tutte le sue espressioni, mentre quella di Bitti ospita invece il rinnovato museo multimediale del canto a tenore. Gli interventi saranno a cura di Mario Cubeddu che parlerà del ruolo del poeta nella società di Seneghe, poi ci saranno Sebastiano Pilosu, Marco Lutzu e Antonio Maria Cubadda.