Il Festival Pazza idea sceglie il carcere: l’anteprima dedicata a Sixto Rodriguez

È stato scelto un luogo particolare per l’anteprima del festival ‘ Pazza idea. Bellezza e rivoluzione’ che domani aprirà i battenti al carcere di Uta per un’iniziativa dedicata alle detenute e ai detenuti. Sarà un incontro di parole e musica per “portare la cultura in un luogo molto speciale”. Gli organizzatori del festival hanno sottolineato la “disponibilità della direzione del carcere”, annunciano la partecipazione di “due artisti di spessore”.

Saranno l’attore, Felice Montervino, e il musicista, Matteo Leone, che racconteranno la storia appassionante di Sixto Rodriguez, per i musicofili Sugar Man, un uomo che “visse due vite”, una delle quali a sua insaputa. Nei primissimi anni Settanta, Jesus Rodriguez, detto Sixto in quanto sesto bambino della sua famiglia, di Detroit, Usa, incide due dischi che ricevono grandi plausi dalla critica ma pochissimi dal pubblico. Così Sixto abbandona la musica e comincia a fare ogni sorta di lavoro, fra cui il manovale e il demolitore. Nel frattempo alcune sue audiocassette arrivano in Sudafrica e le sue canzoni conoscono un successo enorme, diventando la colonna sonora del movimento anti-apartheid.

Solo che Sixto Rodriguez di questo successo non sa nulla, almeno finchè Craig Bartholomew Strydom e Stephen “Sugar” Segerman, gli autori del libro (da cui è stato tratto anche un film vincitore dell’Oscar 2013 per il miglior documentario) non lo rintracciano. E da quel momento parte la seconda o terza vita del musicista messicano. Da sempre il festival Pazza Idea ama sperimentare e abitare con la cultura e la letteratura anche luoghi “non convenzionali”, e l’appuntamento di domani assume una speciale importanza per chi crede che la ricerca della bellezza possa generare grandi benefici non solo per i singoli ma anche per collettività.

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