Igort il cagliaritano incanta col suo ‘5’. Cast d’eccezione, applausi a Venezia

Tantissimi applausi del pubblico, alla fine della proiezione, hanno decretato un successo senza equivoci per ‘5 è il numero perfetto“, opera prima di Igort, presentata nella sezione ‘Giornate degli autori’ alla Mostra del cineam di Venezia, edizione numero 76. Oltre al regista cagliaritano, in sala, c’erano i produttori, i rappresentanti delle Film commission che hanno sostenuto il film, tra cui Nevina Satta per la Sardegna, e gli attori protagonisti: Toni Servillo, Valeria Golino, Carlo Buccirosso. Questi ultimi, a cui gli spettatori hanno riservato una vera e propria standing ovation, insieme a Igort, si sono poi trattenuti nella affollata sala ‘Perla’ per un breve incontro con il pubblico, come da tradizione.

Al regista sardo – Igor Tuveri, classe ’58 – è stato chiesto di spiegare la sua scelta di passare da fumettista di culto alla macchina da presa, cimentandosi in una pellicola tratta da una delle sue più fortunate graphic novel. “Dopo che per quattro volte mi sono ritornati indietro i diritti cinematografici, ho capito che, oltre a sceneggiare ‘5’, dovevo provare a dirigerlo”. Igort ha anche parlato del suo rapporto con gli interpreti. Per il personaggio di Peppino Lo Cicero, sin dalla composizione della graphic novel, aveva da subito pensato a Toni Servillo che “in seguito ho conosciuto bene e con cui ho scoperto di condividere passioni e idee. D’altronde è stato proprio lui a convincermi definitivamente a dirigere il film. Anche gli altri interpreti si sono dimostrati fondamentali; hanno creduto in me e hanno dato il meglio della loro arte. Valeria Golino, per esempio, mi ha colpito e ammaliato col suo metodo di lavoro intenso e efficace”.

In effetti, ‘5’ ha uno dei suoi punti di forza proprio nella interpretazione degli attori. Toni Servillo, trasformato anche fisicamente (il naso aquilino, la calvizie), è un Peppino Lo Cicero perfetto, con riferimenti tragici e di commedia alla Eduardo, che Igort inquadra spesso di spalle, mentre cammina, silhouette melanconica tra i vicoli di una Napoli paradossalmente senza sole e sferzata dalla pioggia. Altrettanto efficace Carlo Buccirosso nel ruolo di Totò il Macellaio, vera sorpresa narrativa del film che, insieme a Servillo, è protagonista anche di alcune adrenaliniche scene di azione girate da Igort avendo bene in mente i polizieschi di Hong Kong, da lui particolarmente amati. Per il regista sardo, Buccirosso “è un attore dalle risorse interpretative comiche, il quale, però, con un cambio di sguardo, sa diventare profondamente drammatico”.

Lo stesso Buccirosso, nella conversazione dopo la proiezione, ha affermato, a differenza degli altri interpreti, di aver visto “solo oggi, per la prima volta, il film e devo dire come mi abbia sorpreso e colpito nei suoi dettagli. Inoltre, voglio complimentarmi con tutti i miei colleghi: sia chi ha lavorato in piccole parti e sia Toni e Valeria in particolar modo. Mi sembra che, su questo fronte, il film presenti un equilibrio perfetto”. Valeria Golino, che interpreta la maestrina Rita, ha sottolineato come il suo ruolo sia stato “assai diverso da quelli da me in passato recitati, perché non prevedeva tante parole. Per riuscire a definirlo mi sono sempre sentita sull’orlo dell’errore”.

Igort ha sottolineato quanto peso abbia avuto, per la riuscita del suo film, la triade costumi-scenografia-fotografia, ovvero gli apporti tecnici fondamentali e di grande qualità firmati nell’ordine da Nicoletta Taranta, Nello Giorgetti e Nicolaj Bruel. La collaborazione con questi professionisti di ottimo talento ha dato la possibilità al regista cagliaritano di confezionare un’opera esteticamente affascinante, dai dettagli estremamente curati (la vicenda è ambientata nel 1972, per cui ‘5’ abbonda di gustosi riferimenti scenici dell’epoca). Quello che colpisce è soprattutto l’uso della luce, una fotografia che rende magici luoghi e personaggi.

A questo proposito, Igort ha affermato come i suoi riferimenti siano state anche “le luci tagliate della mia Sardegna”. Il regista, inoltre, è pure autore degli originali titoli di testa, che confermano il suo talento pittorico. Igort, commosso per il caloroso incontro col pubblico, ha infine ringraziato i produttori che “hanno creduto nel progetto e finanziato coraggiosamente” la sua opera prima. “5 è il numero perfetto” è da ieri nelle sale in Sardegna e nel resto d’Italia.

Elisabetta Randaccio

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