Diecimila presenze in sei mesi: il Padiglione Tavolara a Sassari rivive dopo 25 anni

È rimasto chiuso per ben 25 anni e ora una delle architetture più belle in Sardegna è stata restituita alla città di Sassari – e all’Isola in generale – per essere quello per cui era nato: uno spazio dinamico, aperto e creativo dedicato all’artigianato e al design. Il Padiglione Tavolara in appena sei mesi ha registrato numeri importanti: oltre 10 mila presenze registrate fra mostre, laboratori, spettacoli festival. Un primo bilancio più che positivo quello della Fondazione Nivola, cui il Comune di Sassari ha affidato le chiavi della struttura scommettendo sul rilancio di uno dei siti di arte e cultura da sempre più importanti della Sardegna.

“Siamo felici di aver accettato il compito, affidatoci dal Comune di Sassari, di dare nuova vita al Padiglione Tavolara. Se fin qui abbiamo potuto svolgerlo con successo lo dobbiamo alla grande partecipazione dei nostri partner e del territorio – spiega Giuliana Altea, presidente della Fondazione Nivola e co-curatrice – insieme a Luca Cheri e Antonella Camarda – della mostra ‘Faccio con la mente penso con le mani – Artigianə, Designer e Makers della Sardegna contemporanea’, che ha fatto da calamita per attirare i visitatori al Padiglione, e che è stata prorogata fino al 30 agosto”.

La mostra racconta gli ultimi quindici anni di creatività e progetti realizzati in Sardegna nel campo espanso del design. Lo fa presentando il mondo delle produzioni creative isolane, dal design industriale al recupero di antiche tecniche artigianali, dall’high-tech all’archeologia sperimentale, e contro l’idea di una Sardegna che ripropone passivamente una tradizione senza tempo. Oltre alla mostra, a determinare il ritrovato successo del Padiglione Tavolara sono state le tante attività organizzate in questi mesi. A oggi sono stati attivati 23 laboratori didattici per bambine e bambini, una decina di presentazioni di libri, 3 concerti e spettacoli, 5 talk a tema con artigiani e designer, una residenza artistica, due collaborazioni con i festival Abbabula e Bardunfula. A tutto questo si aggiunge anche il coinvolgimento di 42 scuole in diverse iniziative e visite guidate e l’attività commerciale nello storico Salone delle Botteghe, affidata alla gestione di Confartigianato, che offre al pubblico una rassegna delle produzioni artigiane della Sardegna.

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