“Alla scoperta dei segreti perduti della Sardegna”: guida sul filo del ‘mistero’

Una Sardegna non banale, mai scontata, nemmeno per chi ben la conosce. Un caleidoscopio di storie e personaggi, spesso misteriosi, che si intrecciano attorno ai luoghi chiave dell’identità isolana, o ad altri quasi del tutto sconosciuti.  Ed è stato appunto pubblicato per la collana Questa Italia della Newton Compton editori l’ultimo libro di Antonio Maccioni, già cronista e dottore di ricerca di letteratura comparata. Il titolo “Alla scoperta dei segreti perduti della Sardegna. Itinerari per scoprire nuovi scorci, leggende, aneddoti e tradizioni” –  12 euro – appare su una copertina con il simbolo dell’immaginario più comune: il nuraghe. All’interno, in 316 pagine, Maccioni va al di là della geografia simbolica dell’Isola e attraversa sul filo rosso del “segreto” le città, i villaggi abbandonati, il mare e le grotte fino alle basi militari, all’export delle bombe in Arabia Saudita, e ai segreti di Stato. Attorno agli spazi danza chi ha abitato quei luoghi: banditi, vittime di omicidi, protagonisti di riti satanici. Il segreto, la vera chiave del volume – scrive Maccioni nell’introduzione – non è per forza nascosto. Anzi: “Ciò che immaginiamo segreto potrebbe essere fermo immobile davanti a noi, talmente vasto nella realtà o diffuso tra le persone da renderci impossibile notarlo e riconoscerlo, salvo intravederne remoti segnali in piccolissimi pezzetti di mondo”. alla-scoperta-dei-segreti-perduti-della-sardegna_8363_x1000

Il volume, che contiene illustrazioni, foto storiche, e una ricca e attenta bibliografia, si divide in quattro parti. La prima è dedicata alla natura, ai cosiddetti paradisi incontaminati, con un’analisi sociale del fenomeno della Costa Smeralda e della “scoperta” del mare fino al capitolo dedicato alla foca monaca ogliastrina, ormai estinta, che appare anche in un cartone animato giapponese; la seconda ruota attorno all’archeologia (dai nuraghe alle domus de janas) fino ai riti dimenticati; banditi, omicidi, e le passioni di un sacerdote occupano la terza parte sui “segreti della storia”; e infine la quarta, tra misticismo e spiritualità, tutta incentrata sulla fede e il satanismo.  Grazie alle approfondite ricerche dell’autore (in cui hanno il giusto peso anche la tradizione popolare e le leggende)  emergono dettagli dimenticati, e ogni leggenda, ogni storia, viene contestualizzata e legata ad altre. I piani storici si intrecciano – dal passato dei nuraghi fino ai giorni nostri – e stimolano curiosità e interesse. Resta chiaro, comunque, l’intento di far conoscere l’Isola e fornire dettagli pratici (come la guida per chi vuole girare in mountain bike) e stimoli di approfondimento che arrivano a tutti.

Mo. Me. 

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