“Ai confini tra Sardegna e jazz”, l’edizione 2013 dedicata a Sun Ra

Un viaggio visionario verso Saturno, stazione di partenza Sant’Anna Arresi: è l’edizione 2013 di “Ai confini tra Sardegna e Jazz”, festival ormai trentennale organizzato dall’associazione Punta Giara, in programma tra 22 e 31 agosto prossimi. Il calendario, non ancora definitivo, è stato presentato questa mattina durante una conferenza stampa: sette giorni di concerti con nomi di respiro internazionale all’ombra del nuraghe di Sant’Anna Arresi, mostre, convegni, installazioni e incontri per un evento attesissimo da amanti del jazz e non solo. Il festival renderà omaggio a Sun Ra e alla sua eredità culturale a vent’anni dalla sua morte: “il musicista, poeta e filosofo americano, eclettico ed eccentrico, è stato interprete di un messaggio ancora attualissimo per l’arte contemporanea”, come ha sottolineato Basilio Sulis, direttore artistico della manifestazione. A Sun Ra, pseudonimo di Herman Poole Blunt, nato a Birmingham di Alabama nel 1914 e scomparso nel 1993, si sono ispirati jazzisti, compositori, musicisti rock e hip hop e artisti di musica elettronica e sperimentale. Le sue vicende personali furono rese ancora più misteriose dalla filosofia di cui fu portavoce, l’afrofuturismo, un mix di pacifismo, mistica orientale, religione egizia; sosteneva di non essere originario di questo mondo ma di appartenere ad una razza di angeli proveniente da Saturno, pianeta che influenzerà notevolmente la sua infinita produzione artistica, raccontava inoltre di rapimenti alieni e viaggi interstellari.

La nuova edizione di “Ai confini tra Sardegna e Jazz” sarà realizzata come un grande tributo per l’artista americano: si parte giovedì 22 agosto dalle 21 con l’ensemble di Mulatu Astatke, conosciuto come il padre dell’ethno jazz, si prosegue il giorno successivo con The heliocentrics e Heliocentric Counterblast, mentre sabato 24 spazio ai progetti avant-rock di Mostly Other People Do The Killing e Talibam!.

Domenica in programma il tributo a Sun Ra di Thomas de Pourquery e l’ensemble Living by Lanterns New Mith Old Science con musicisti in arrivo da New York e Chicago. Il festival prosegue mercoledì 28 agosto con il live di Kelan P. Koran & The Hypnotic Brass Ensemble, e in chiusura di serata in anteprima mondiale l’orchestra del compositore americano Rob Mazurek. Giovedì 29 sul palco un’altra prima assoluta con Dinamitri Jazz Folklore Septet e la sua musica di ispirazione africana, ospite speciale Amiri Baraka, e a seguire il concerto per piano solo del newyorkese Cecil Taylor. Il giorno successivo il progetto turco Konstrukt, con Marshall Allen come guest, e a seguire “Il pianeta delle pietre sonore” a cura di Pinuccio Sciola e Marcellino Garau. Il festival si chiuderà sabato 31 agosto con un evento speciale: la Sun Ra Arkestra, l’orchestra nata verso la fine degli anni Cinquanta composta da attori, ballerini e un numero di musicisti sempre variabile che continuò a suonare anche dopo la morte del maestro; oggi è guidata dal sassofonista Marshall Allen.

Ad arricchire il corposo programma di appuntamenti ci sarà una mostra multimediale tra fotografia, disegni, grafica, video, documenti, cimeli e album dalla collezione personale di Sun Ra, curata da John Corbett, a cui si affiancherà la sezione “il viaggio di Sun Ra nel pianeta delle pietre che suonano: 1981 e 1989” con documenti, racconti e un video che sarà presentato per la prima volta in esclusiva sul concerto di Sant’Anna Arresi del 1989; la mostra sarà visitabile per tutto il mese di agosto nella chiesetta di Piazza del Nuraghe. Spazio anche agli approfondimenti con tre giornate di convegni, il 26, 27, 28 agosto nella sala conferenze del Comune di Sant’Anna Arresi per raccontare l’eredità intellettuale e musicale dell’artista di Birmingham.

Francesca Mulas

 

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