Teatro, questa sera a Nora l’omaggio a Sergio Atzeni per La Notte dei Poeti

Si alza il sipario sul XXXIII Festival “La Notte dei Poeti” al Teatro Romano di Nora: parole, suoni e visioni per un omaggio ai Grandi Maestri d’arte e di vita, con undici spettacoli in cartellone dal 10 luglio al 5 agosto 2015, rigorosamente al tramonto, per la storica kermesse organizzata dal CeDAC (che quest’anno sbarca anche a Carbonia e Alghero).
Dopo il concerto delle “Voci Nomadi” nell’Ex Municipio di via Nora a Pula lo scorso 1 luglio, spazio ad una performance che intreccia riti mediterranei e sonorità contemporanee: sarà infatti “#KOI / cantando danzavamo”, interessante progetto site specific ideato da Chiara Murru con elaborazioni elettroniche e live set a cura di Frantzisku Medda/ Arrogalla a dare il la questa sera alle 20 all’intrigante programma pensato per il palcoscenico sospeso tra cielo e mare.
Il Teatro Romano di Nora ospita così un evento speciale (fuori abbonamento) e di grande suggestione, ispirato alla mitografia reinventata da Sergio Atzeni con “Passavamo sulla terra leggeri”, in cui l’enigmatica maschera del “mamuthone” si sposa alle danze sacre e profane degli abitanti delle opposte sponde del Mediterraneo, e si arricchisce di nuovi significati, all’interno dell’installazione sonora creata da Frantzisku Medda/ Arrogalla.
Le radici della cultura sarda – e il mistero delle origini e della storia del popolo dei nuraghi – rivivono in una rilettura contemporanea fra danza, teatro e musica: i performers (Céline Brynart, Luisella Conti, Antonio Iavarone, Giulia Izza, Elena Muresu, Chiara Murru, Samuel Puggioni) daranno forma ad un’inedita coreografia fra echi ancestrali e moderne pulsazioni, voci del vento e della natura catturate e rimodulate a comporre una partitura rigorosa ma aperta a nuove sollecitazioni e contaminazioni, in un dialogo ininterrotto con la realtà circostante. “#KOI / cantando danzavamo” – in una nuova versione modellata sul paesaggio e sulle vestigia del passato nel sito archeologico sarà anche sabato 11 luglio all’Anfiteatro di Monte Sirai a Carbonia, per il secondo appuntamento del trittico della “Notte dei Poeti” firmata CeDAC (dopo il concerto di The Choir of Gonville and Caius College di Cambridge), nel segno di Sergio Atzeni fra arcani riti e nuovi ambienti sonori.

Il XXXIII Festival “La Notte dei Poeti” a Nora entrerà poi nel vivo sabato 11 luglio alle 20 con Stefano Accorsi e il suo “Giocando con Orlando – Assolo”: una vertiginosa cavalcata sulle ottave del poema cavalleresco di Ludovico Ariosto, fra epici duelli e feroci battaglie, apparizioni e incantesimi, fughe e inseguimenti, in una giostra delle passioni, finché la scoperta della liaison tra la bella Angelica e Medoro scatenerà la follia del paladino innamorato. L’attore bolognese – icona del nostro cinema (dopo un’apparizione in “Fratelli e sorelle” di Pupi Avati), dal successo di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” a “L’ultimo bacio” e “Radiofreccia” (premiato con il David di Donatello), e ancora i film di Ferzan Özpetek (“Le fate ignoranti” e “Saturno contro”), fino a “Un viaggio chiamato amore” (Coppa Volpi a Venezia) e “L’arbitro” di Paolo Zucca – si cimenta con le ottave ariostesche, nell’adattamento di Marco Baliani, trasportando sulla scena l’intricata trama ispirata al ciclo carolingio.
«Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese» rivivono così in una raffinata e virtuosistica prova d’artista, in cui Stefano Accorsi fa riecheggiare la metrica e gli accenti dei versi, evocando la temperatura emotiva e i contrastanti pensieri, quasi dipingendo con le parole i variopinti affreschi di un mondo ormai perduto, e in gran parte immaginato e idealizzato, in cui però affiorano drammi e gelosie, impulsi e timori, prudenti consigli ed eroici slanci assolutamente e inconfondibilmente umani, perfino troppo umani.
Sarà poi la volta – domenica 12 luglio ancora alle 20 – di “Inferno Novecento/ Dante e il grande giornalismo del Secolo Breve”, uno spettacolo di Federico Tiezzi, da un’idea del giovane drammaturgo Fabrizio Sinisi, con Sandro Lombardi e David Riondino alle prese con la lingua immaginifica e impervia della “Commedia”, in una rilettura che accosta e mescola la poesia alla cronaca, cercando e accentuando analogie e differenze tra l’Italia delle Signorie e dei Comuni e la storia del Novecento.
Un viaggio – non meno periglioso della metaforica discesa agli Inferi narrata dal Poeta – fra luci e ombre di un capitolo complesso del nostro recente passato, fra pagine tragiche e grottesche, rivoluzioni politiche e culturali e grandi mutazioni sociali ed economiche: un itinerario a ritroso in un’età che ha visto orrori indicibili e scoperte straordinarie, invenzioni e innovazioni tecnologiche trasformate in strumenti di morte, come in un ciclo di distruzione e rinascita sotto l’imperio dell’atomo, e ancora l’apice e il declino dell’Occidente, la dichiarata coscienza della “banalità del male” e la sua (inevitabile) reiterazione.
La crudeltà della storia – in realtà una nuda sequenza di fatti che può essere letta e interpretata secondo prospettive differenti – fa pendant con la lucida analisi e il vivido affresco di un’umanità non redenta, nel ritmo incessante delle terzine dantesche: i protagonisti dell “Inferno” si confrontano con le personalità di spicco del ventesimo secolo, da Lady Diana e Dodi Al Fayed, alla bellissima e sfortunata Marilyn Monroe, passando per Giulio Andreotti, senza dimenticare Andy Warhol o Pier Paolo Pasolini. Il mestiere delle armi – ora come allora – determina i destini dei popoli e l’inizio e la fine di una civiltà: guerre, invasioni e pestilenze dopo l’Anno Mille trovano riscontro nei momenti cruciali della storia recente (Hiroshima, il Vietnam, la guerra del Golfo…).

Gli spettacoli de ‘La Notte dei Poeti’ proseguiranno poi fino al 5 agosto. Il programma completo e le informazioni si trovano sul sito www.lanottedeipoeti.it

(in foto, ‘Koi’ di Emilio Canu)

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