Tuvixeddu, sul maxi indennizzo è scontro Soru – Cappellacci

E’ polemica tra l’ex presidente della Regione, Renato Soru, e quello attuale, Ugo Cappellacci, sull’indennizzo da oltre 70 milioni di euro che la Regione potrebbe essere chiamata a versare al gruppo Cualbu per il blocco dei lavori a Tuvixeddu, il colle cagliaritano che ospita la più estesa necropoli punica del Mediterraneo e dove sarebbe dovuto sorgere un quartiere residenziale grazie a un piano firmato dal Comune e dal privato con il via libera di Regione e Soprintendenza.

Alle dichiarazioni sulla stampa di Cappellacci (“Se qualcuno ha sbagliato dovrà pagare, manderemo gli atti alla Corte dei conti“), riferendosi alla precedente Giunta, ritenuta responsabile, Soru oggi replica: “avendo ufficialmente cominciato la sua campagna elettorale, Cappellacci non si fa scrupolo di mistificare la realtà e continuare a imbrogliare i sardi”.

“In questi ultimi anni – spiega l’ex governatore – diverse sentenze del Tar e del Consiglio di Stato hanno definitivamente confermato la validità dei vincoli imposti dal Ppr sul colle, e la conseguente cancellazione di ogni possibilità edificatoria. Il giudice naturale ha definitivamente cancellato i progetti senza che niente possa essere preteso da privati. Ma Cappellacci, pur di strumentalizzare nel proprio personale interesse elettorale un lodo come si vedrà sconcertante, sconfessa disinvoltamente se stesso e l’amministrazione che rappresenta che correttamente, con i propri uffici legali interni, ha sempre affermato nel corso del giudizio arbitrale e nei propri scritti difensivi, la piena condivisibilità delle pronunce dei giudici amministrativi di primo e di secondo grado e l’assoluta inesistenza di alcuna ragione di danno in capo all’imprenditore privato. Amministrazione che certamente – prosegue Soru – ancora una volta in contrasto con le opinioni propagandistiche del suo Presidente, si appresta ad impugnare davanti al giudice ordinario la decisione del Collegio di arbitri privati al fine di far accertare la piena legittimità del suo pregresso operato. Nel frattempo, anche una denuncia temeraria alla procura di Cagliari con cui si asseriva con accanimento la presenza di dolo ai danni del privato, è stata archiviata, nell’imbarazzo di intercettazioni telefoniche a suo tempo pubblicate”.

“Cappellacci denuncia che per colpa mia la Sardegna perderà 70 milioni di euro: la verità è che neanche un euro verrà speso per questo – conclude Soru – mentre, già oggi, possiamo quantificate in oltre 5.000 milioni di euro il costo concreto, per i sardi, dei primi quattro anni dell’Amministrazione Cappellacci”.

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