Sono durati circa quattro ore gli “accertamenti non ripetibili” dei Ris di Cagliari sulla moto di grossa cilindrata, una Kawasaki, sequestrata qualche mese fa dalla Procura di Nuoro a un giovane di 24 anni di Ozieri (Sassari), indagato insieme a un minorenne di Nule (Sassari) per l’omicidio di Gianluca Monni, lo studente di 19 anni ucciso a Orune l’8 maggio scorso mentre aspettava il bus per la scuola. Le analisi a tampone sono state effettuate nel capoluogo all’interno della sede del Ris, alla presenza degli avvocati difensori Agostinangelo Marras e Mattia Doneddu, dei periti dei due indagati e degli specialisti dell’Arma coordinati dal colonnello Giovanni Delogu. Il risultato delle analisi arriverà nei prossimi giorni. Gli investigatori cercano tracce ematiche o di Dna legate all’omicidio o alla sparizione di Stefano Masala, il giovane di 29 anni, di Nule, scomparso la sera precedente il delitto e di cui si sono da allora perse le tracce. La Opel Corsa di Masala sarebbe stata vista a Orune la mattina dell’omicidio, ed è stata data alle fiamme nelle campagne di Pattada (Sassari) subito dopo il delitto. Un esame che si va ad aggiungere a quello sulle apparecchiature elettroniche dei due indagati – cellulari e computer – sequestrati nei mesi scorsi e sottoposti all’esame dei periti della Procura dei minori del tribunale di Sassari e della Procura di Nuoro. Perizie già depositate ma ancora prive delle trascrizioni delle conversazioni avvenute.
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