“Rispetto la sentenza del Tar, come ogni altro pronunciamento della Magistratura, ma sono certo che le ragioni della Sardegna fossero prevalenti sulle argomentazioni puramente tecnicistiche e farisaiche avanzate dal Ministero. Abbiamo condotto una battaglia difficile, ma sono orgoglioso di avere difeso gli interessi legittimi della Sardegna, che faremo emergere anche nella discussione di merito“. Così il presidente della Regione, Christian Solinas, commenta la decisione del Tar di respingere il ricorso presentato dalla Regione contro l’ordinanza ministeriale che ha declassato la Sardegna da zona gialla ad arancione.
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“Ricordo ancora una volta che dietro i colori assegnati da certi moderni ‘Dottori della Legge‘ – prosegue Solinas – ci sono i volti delle persone sofferenti, le attività economiche e produttive in crisi che hanno faticato in questi mesi per restare in vita e assicurare un futuro ai propri titolari e dipendenti. I dati ufficiali e il confronto con gli indicatori di altre regioni in zona gialla attestavano l’ingiustizia del provvedimento adottato; erano già stati attivati numerosi nuovi posti in terapia intensiva e l’indicatore RT non è mai stato tale da giustificare la collocazione in arancione”. Di diverso avviso, però, il presidente del tar Sardegna che nel suo decreto ha evidenziato, riferendosi al periodo preso in esame per il passaggio in zona arancione, il peggioramento di quattro indicatori importanti.
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Il presidente della Giunta regionale sottolinea il miglioramento in corso. “Anche l’ultimo rapporto Gimbe confermava una situazione pienamente sotto controllo e in continuo miglioramento. Il ministro era stato sordo alle nostre ragioni e non ci era stato consentito di esprimere i nostri elementi di valutazione, che certo avrebbero consentito di pervenire a conclusioni differenti”. Secondo Christian Solinas “questa sentenza conferma purtroppo una decisione arbitraria di uno Stato ostile alla Sardegna”.