Sla, protesta al via sotto l’assessorato alla Sanità. Usala: “Vogliamo garanzie”

È scattato questa mattina il presidio dei malati di Sla davanti all’assessorato regionale della Sanità a Cagliari, annunciato da giorni: a guidare la protesta, Salvatore Usala, il segretario del Comitato 16 Novembre, che chiede il pagamento degli stipendi per gli operatori sanitari. E per questo sta per cominciare lo sciopero della fame e della sete insieme ad altri malati.

Sulla mobilitazione, annunciata da giorni con accuse pensanti alla Regione (“Vi assumerete la responsabilità della nostra morte”), Usala dice all’Ansa: “È vero che non ci saranno tagli sul fondo per la non autosufficienza, come ha detto ieri l’assessore regionale alla Programmazione, Raffaele Paci, ma non vogliamo nient’altro rispetto a quanto scritto nel nostro comunicato: i fondi sono una parte. Chiediamo che il presidente Francesco Pigliaru venga al presidio e ci dia garanzie sul resto, non appena torna da Roma dove è partito stamattina per impegni istituzionali”.

Per il segretario del Comitato è scattata dunque un’altra iniziativa estrema dopo le manifestazioni di Roma e quella sotto l’assessorato all’inizio dello scorso anno. “Ho incontrato ieri l’assessore della Sanità, Luigi Arru – continua Usala -, ma non ha dato garanzie sul pagamento degli stipendi agli operatori sanitari che si occupano di noi. È una questione burocratica e controversa, ma se Paci vuole in due giorni sbloccano tutto”.

L’assessore Paci. “Da parte dell’intera Giunta regionale, con in testa il presidente Pigliaru, c’è grandissima attenzione e solidarietà per i malati di Sla che oggi stanno protestando per chiedere lo sblocco degli ultimi 37 milioni del fondo per la non autosufficienza. Ma è giusto precisare come stanno le cose: non è vero che se io volessi in due giorni, da solo, potrei sbloccare tutto, perché quei fondi sono all’interno del Patto di Stabilità ed esistono regole precise che sono state imposte”. Così l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, replica al segretario del Comitato 16 novembre onlus, Salvatore Usala. Paci e Pigliaru, secondo quanto si è appreso, arriveranno al presidio davanti all’assessorato della Sanità nel pomeriggio di rientro da Roma.

“È assurdo che i fondi della 162 siano all’interno del Patto, e su questo siamo tutti d’accordo, ma è sempre stato così e questa è la situazione che abbiamo trovato – aggiunge -. Tuttavia, in queste ore i nostri uffici stanno lavorando senza sosta per provare a sbloccare altri fondi, tirandoli fuori dal patto e inserendoli nella spesa sanitaria. Questi sono i motivi per cui la prima battaglia di questa Giunta è stata andare a Roma e chiedere di uscire dal Patto di Stabilità – ricorda l’assessore Paci -. Ci siamo riusciti e quello che abbiamo firmato a luglio è un accordo storico, che ci eviterà in futuro situazioni gravi come questa, e che da gennaio ci permetterà di spendere tutto quello che la Sardegna incassa, senza gli assurdi vincoli del Patto. Vincoli che – conclude – rischiavano di paralizzare per sempre potenzialità e sviluppo di un’intera isola, senza i quali dal prossimo anno riusciremo finalmente a dare risposte immediate anche a situazioni complicate e delicate come questa”.

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