Sit-in a Decimomannu contro la guerra: “La Sardegna non venga coinvolta”

“No alla guerra, e soprattutto no al coinvolgimento della Sardegna in operazioni belliche. Né in Iran, né in Libia. Ma, tanto per essere chiari, in nessuna parte del mondo”. È il messaggio lanciato oggi da un centinaio di partecipanti alla manifestazione organizzata dal partito indipendentista sardo Liberu, fuori dai cancelli dell’aeroporto militare di Decimomannu, a una ventina di chilometri in Cagliari. Il sit-in, sorvegliato da Polizia e Carabinieri, è cominciato alle 10.30 ed è andato avanti in maniera pacifica. Nessun tentativo di blitz: si sono sono mosse solo le bandiere sventolate proprio accanto al monumento all’ingresso della base con un aereo militare.

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Una scelta mirata, quella degli organizzatori: i manifestanti chiedono che da Decimomannu non partano mezzi diretti in nord Africa o in Iran. “Non vogliamo essere in guerra con nessuno – ha spiegato all’Ansa, Pier Franco Devias, leader del movimento – la Sardegna non deve essere usata come piattaforma per nessun evento bellico. Per questo chiediamo che i Comuni manifestino formalmente il loro dissenso alla partecipazione e al coinvolgimento in operazioni di guerra. E chiediamo al Consiglio regionale che sia dichiarata l’indisponibilità della Sardegna per l’utilizzo del territorio dell’isola in scenari di guerra. Noi sardi rivendichiamo il diritto di vivere in pace sulla nostra terra, di vivere del nostro lavoro tessendo relazioni di amicizia e concordia con tutti i popoli del mondo”, ha concluso l’indipendentista. Nei giorni scorsi fonti parlamentari avevano sottolineato come in tutte le basi italiane, vista la crisi in Libia e in Iran, era stato alzato il livello di allerta.

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