Venti di guerra dall’Iran alla Libia. Liberu: “Sardegna dica no alle bombe”

“Chiediamo al Consiglio regionale una formale e simbolica dichiarazione di indisponibilità dell’intero territorio sardo alle operazioni di guerra, chiediamo che tutti i consigli comunali si esprimano con una dichiarazione di condanna verso qualunque partecipazione ad un conflitto”. È la richiesta fatta dagli indipendentisti di Liberu che, alla luce degli scenari di guerra che si vanno delineando in Libia e Iran, sabato 11 gennaio alle 10.30 terranno un sit-in di fronte alla base militare di Decimomannu per dire no al coinvolgimento della Sardegna a eventuali operazioni belliche.

“Mentre gli eserciti occidentali affilano le armi per riorganizzare e rimodulare la loro ingerenza nel Nord Africa e nel Medio Oriente – scrivono gli attivisti in una nota -, la nostra terra si ritrova ad essere nuovamente piattaforma di guerre a noi estranee, per aggressioni che il nostro popolo non vuole e che non condivide assolutamente. La guerra è guerra, genera solo morte e distruzione, migrazione di milioni di persone disperate, fame e miseria per i più poveri, profitti grondanti di sangue per i ricchi. Noi sardi – proseguono – rivendichiamo il diritto di vivere in pace sulla nostra terra, di vivere del nostro lavoro tessendo relazioni di amicizia e concordia con tutti i popoli del mondo”.  [Foto: aerei nella base di Decimomannu]

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