Sicurezza su Internet, insidie in Rete: chat Fortnite, social e scambio di foto

“Genitori prestate attenzione ai siti visitati dai vostri figli, ai social network, ma anche ai videogiochi con connessioni on line. Il mondo della Rete può riservare pericolose insidie”. È l’appello lanciato dal vice questore, Francesco Greco, dirigente del Compartimento della polizia postale della Sardegna, nel corso del convegno organizzato all’Istituto comprensivo Bellavista di Quartu per il Safer Internet Day 2019, la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet.

Prima davanti a 250 studenti (nella foto) e poi ad altrettanti genitori, gli specialisti della Postale oggi hanno fatto il punto sui pericoli che riserva la rete, parlando sia dei social network che dei videogiochi come Fortnite, dotati di chat che consentono lo scambio di messaggi.  Sistemi di messaggistica e finestre sul mondo, non solo virtuale, che diventano anche uno strumento utilizzato dai male intenzionati. Come il ragazzo di 28 anni arrestato il mese scorso a Cagliari per aver adescato tre minorenni sulla chat di Fortnite e chiesto loro video e foto nudi in cambio di ricariche per acquistare nuovi livelli del gioco.

“Tutti i videogiochi, per consolle o per computer, che hanno una connessione on line e che permettono di condividere una esperienza di gioco collettiva, possono essere pericolosi – sottolinea Francesco Greco -, difficile vietare ai ragazzi di giocare. Quindi consiglio ai genitori di connettersi con i figli, di giocare con loro”. Ma è solo uno dei suggerimenti della polizia postale. “Bisogna cercare di responsabilizzare i bambini, dire loro: se qualcuno vi contatta o vi chiede informazioni, foto o video, promettendovi in cambio ricariche, ditelo subito a mamma o papà”.

Le registrazioni per i vari videogiochi on line necessitano di un indirizzo mail, spesso fornito dagli stressi adulti: nel caso del 28enne arrestato, ai genitori dei tre bambini sono arrivate le mail che segnalavano l’arrivo di una ricarica per l’acquisto di nuovi livelli di gioco o nuove attrezzature per i personaggi, ma non si sono preoccupati subito. “Bisogna prestare attenzione anche alle mail – ha evidenziato ancora Greco – verificare ogni messaggio collegato ai videogiochi on line. Consiglio ai genitori di rispettare i divieti riportati dai produttori dei videogiochi: se un gioco ha stampata la dicitura vietato ai minori di 12 anni, non bisogna far giocare bambini di otto o dieci”.  Proprio nel caso di Fortnite i produttori riportano la scritta ‘Pegi 12’ che vuol dire che ci possono giocare bambini con età al di sopra dei 12 anni.

Il convegno di oggi è servito per fare il punto su anche altri pericoli che riserva Internet. “Abbiamo affrontato tematiche come il sexting: lo scambio di foto osé tra minorenni che spesso diventano vendette tra ragazzini in rete – sottolinea ancora il dirigente della polizia postale – per il quale stiamo registrando un lieve aumento dei casi”. Molte le domande rivolte dagli studenti agli specialisti della polizia postale: c’è chi ha chiesto quanto tempo passa prima che foto e video scompaiano dalla rete, chi invece ha cercato di capire quali sono i sintomi della dipendenza da Internet e come liberarsene. Dopo aver parlato con gli studenti la polizia postale ha anche incontrato i genitori.

Manuel Scordo 

VIDEO: I rischi in Rete, parla il dirigente del Compartimento polizia postale Francesco Greco

LEGGI ANCHE: Chat di Fortnite e di altri videogames, ecco come venivano adescati i bambini

(Nella foto di apertura uno dei personaggi di Fortnite)

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