Scuola, la buona notizia: 50 cattedre in più alla Sardegna. Ok dal Miur

L’Ufficio scolastico regionale incassa il sì dal Ministero. Il grosso delle docenze assegnato alle Superiori. Ecco i numeri.

Diventa positivo il saldo della Sardegna sulla scuola: sono 50 le nuove cattedre chieste e ottenute dall’Ufficio regionale e che portano i cosiddetti organici di fatto a quota 19.026 docenti. La Buona scuola,  però, non c’entra nulla.

È datata fine agosto la lettera che il direttore generale, Francesco Feliziani, ha spedito al ministero per la Pubblica istruzione (Miur). Oggi l’ufficialità che corregge le previsioni di luglio, quando la Sardegna sembrava destinata a perdere 33 cattedre, a fronte di 2.591 iscrizioni in meno. Il Dg precisa: “Due mesi fa non potevamo prevedere le sopraggiunte esigenze di incremento di organico. Ma nella comunicazione con la quale l’Ufficio scolastico regionale aveva certificato il saldo negativo, ci eravamo riservati di fare integrazioni non appena fosse stato chiaro il quadro. E così è successo, con l’aggiornamento in positivo“.

Il grosso delle docenze verrà assegnato alle Superiori, con 22 cattedre, ma il dato può crescere ancora. Alle Primarie vanno 12 nuovi posti, mentre 7 riguardano le medie (e si tratta sempre di numeri provvisori). Mancano ancora da attribuire 9 docenze, “stiamo completando le procedute”, fa sapere il Dg.

Il resto non cambia: questo 2015/2016 fa segnare mille nuove immissioni in ruolo fuori dalla Buona scuola e con le quali è stato coperto il turn over seguito ai pensionamenti. Quanto al decreto Renzi-Giannini, quindi sul fronte dei precari, resta aperta la polemica degli insegnanti con la valigia: le cattedre da assegnare in tutta Italia erano 8.776 e finora (dato aggiornato al 12 settembre) ne sono state coperte 8.532, comportando l’arrivo in Sardegna di 153 docenti.

Per i precari c’è tuttavia ancora un’altra possibilità di assunzione a termine, tra ottobre e dicembre quando saranno definiti i cosiddetti organici funzionali. Servono per integrare l’offerta formativa, compreso l’avvio di corsi serali. “Per ogni istituzione scolastica, e in Sardegna se ne contano 281 – spiega Feliziani -, potrebbe essere assunta una media di 7-8 docenti”, pari a una forbice di nuovi contratti tra i 1.967 e i 2.248, è la stima.

Va anche segnalata l’ultima polemica politica, montata dal deputato di Unidos Mauro Pili, il quale dava Feliziani punito ad aprile dal Miur “per non aver evitato i trasferimenti dei docenti sardi”, ha scritto il parlamentare in uno dei suoi profili Facebook, qualche giorno fa.

Dall’Ufficio scolastico regionale chiariscono: “Il Miur, al contrario, ha premiato la Sardegna: fino ad aprile l’Amministrazione poteva contare su soli quattro dirigenti di seconda fascia, di cui uno era il responsabile dell’Ufficio 3 e 4 e gli altri due guidavano i quattro Uffici territoriali (Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari). Ad aprile, invece, gli incarichi di seconda fascia sono diventati sei, ragion per cui Feliziani può fare solo il Dg e non più anche il responsabile degli Uffici 1 e 2, come succedeva sino ad aprile”.

Sulle nuove 50 cattedre arriva anche la nota di Claudia Firino, l’assessore alla Pubblica istruzione. “Esprimo grande soddisfazione – si legge – per l’ampliamento dell’organico. Questo è stato non solo un nostro auspicio, ma anche il tema dell’incontro a Roma di due settimane fa con il ministro Giannini, quando sui tema della scuola abbiamo avviato un percorso di confronto tra Regione e Governo. Ritengo altrettanto importante – osserva la Firino – la concessione delle deroghe per il personale Ata, in attesa di una futura stabilizzazione, nonché l’aumento degli insegnanti di sostegno. E, a tale proposito, per tutti gli studenti disabili confido che le nuove 50 cattedre consentano loro un miglior percorso di studi”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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