Davanti alle difficoltà e al rischio di non poter organizzare la manifestazione, il popolo arcobaleno risponde ‘presente’ alla raccolta di fondi, organizzata dal Sardegna Pride, in vista dell’appuntamento del 6 luglio. L’organizzazione potrà contare su una donazione ben oltre le aspettative che su Facebook è riuscita a superare i diecimila euro. L’appello è arrivato dal coordinamento del Pride che oltre alla necessità dell’aiuto di “volontari, associazioni, partner e sponsor” ha bisogno della popolazione per “sostenere le spese di “carri, musica e sicurezza”.
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Un sostegno che è aumentato notevolmente dopo che il Comune di Cagliari ha previsto un contributo aggiuntivo, all’organizzazione, per garantire il lavoro della polizia municipale, durante lo svolgimento del corteo. Si tratta di un regolamento, approvato il 12 giugno dal commissario, Bruno Carcangiu, che riguarda alcuni tipo di manifestazione. In questa situazione, nonostante le rassicurazioni del neo sindaco, Paolo Truzzu, sulla volontà di non causare difficoltà alla manifestazione, gli organizzatori si sono allarmati.
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L’obiettivo è riuscire a raccogliere fondi per “il noleggio del carro, del sistema audio e del generatore – spiegano gli organizzatori – per spese su sicurezza, pubblicità, allestimenti e decorazioni”. Un segnale importante per il coordinamento del Sardegna Pride che ha definito “commovente” la risposta di tante persone che sarà in grado di “dare nuova forza per portare avanti la nostra comune battaglia”. La raccolta dei fondi è iniziata prima che arrivasse la notizia del contributo aggiuntivo ed è per questo che il Coordinamento dice: “Nonostante l’obiettivo sia stato apparentemente raggiunto e la ferma opposizione che stiamo portando avanti di fronte a tale tassazione, vi chiediamo di invitare ancora tutti a contribuire. Una cosa è certa, al di là delle difficoltà e degli ostacoli che si stanno presentando: il 6 luglio scenderemo in piazza”.
M. S.