Il Sardegna Pride dovrà pagare i vigili: ‘Per la prima volta ci addebitano i costi’

Gli organizzatori del Sardegna Pride dovranno pagare, in anticipo, il servizio che la Municipale dovrà svolgere durante la manifestazione del 6 luglio. La comunicazione è arrivata con una nota del Comando dei vigili che fissa in 7.540 euro il costo del servizio garantito da 52 agenti, secondo un nuovo regolamento appena entrato in vigore (riportato integralmente alla fine dell’articolo). “Si tratta di una richiesta insolita, sulla base di una delibera approvata dal commissario straordinario Bruno Carcangiu, il 12 giugno, a pochi giorni dalla scadenza del suo incarico – scrivono gli organizzatori in un comunicato -. In seguito a tale provvedimento, per la prima volta in occasione del Sardegna Pride, infatti, verrebbero addebitati i costi per un corteo politico e pubblico, che è invece garantito dalla Costituzione. L’organizzazione del Sardegna Pride si riserva di tutelarsi in ogni sede“.

Poco prima di lasciare palazzo Bacaredda il commissario straordinario, che ha guidato il Comune dalle dimissioni di Massimo Zedda fino all’elezione di Paolo Truzzu, ha firmato la delibera che approva il  ‘regolamento comunale per i servizi resi dalla Polizia locale a carico di terzi’. Il nuovo strumento prevede che siano a carico degli organizzatori le spese per “le attività e iniziative organizzate da privati, prive di interesse pubblico” e le “manifestazioni organizzate da soggetti privati o di natura privata, anche destinatari di contributi specifici, patrocini o altre forme di riconoscimento dell’evento”. Sono invece escluse dal pagamento delle spese per il servizio extra della Polizia municipale le manifestazioni “di carattere religioso“.

“Vale la pena ricordare che, come nelle edizioni precedenti, il Sardegna Pride è un evento autofinanziato e che ha bisogno del contributo di chiunque creda nei valori della libertà e nei diritti – concludono -. Appuntamento, dunque, al 6 luglio alle 17 piazza Michelangelo”. Il nuovo sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, ha già assicurato il suo impegno: “Ho sempre pensato che le libere e pacifiche manifestazioni di liberi e pacifici cittadini non debbano e non possano essere cancellate, neanche indirettamente con richieste economiche che le rendono di fatto impossibili – ha scritto su Facebook -. Per questo assicuro le associazioni organizzatrici del Pride che, appena insediato, mi impegnerò a trovare un’equa soluzione, nel rispetto delle esigenze di tutti”.

LEGGI ANCHE: Pride Cagliari a rischio, Truzzu su Fb: “Giusto farlo, troveremo una soluzione”

M.Z.

Ecco il ‘regolamento comunale per i servizi resi dalla Polizia locale a carico di terzi’ approvato il 12 giugno:

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