Pronto a sostenere il Sardegna Pride. L’apertura arriva da Paolo Truzzu, neosindaco di Cagliari eletto da meno di quarantotto ore. Una presa di posizione sicuramente inattesa da chi durante la campagna elettorale dei giorni scorsi e in queste ultime ore aveva etichettato l’esponente di Fratelli d’Italia come ‘sentinella in piedi’ per la sua partecipazione a un evento organizzato in passato nel capoluogo. In un post pubblicato su Facebook oggi Truzzu fa riferimento al Sardegna Pride, che si svolgerà il prossimo 6 luglio a Cagliari, e si dice pronto a venire incontro alle richieste economiche degli organizzatori, al momento a corto di risorse.
“Ho appena avuto notizia della richiesta da parte del Comune – scrive il sindaco – di più di settemila euro rivolta agli organizzatori del Pride. Una cifra più alta che in passato dovuta all’adozione del nuovo regolamento comunale, approvato di recente”. In particolare si tratterebbe di risorse richieste, per legge, dalla Polizia municipale per coprire le spese di organizzazione dell’evento. “Ho sempre pensato – spiega Truzzu – che le libere e pacifiche manifestazioni di liberi e pacifici cittadini non debbano e non possano essere cancellate, neanche indirettamente con richieste economiche che le rendono di fatto impossibili. Per questo assicuro le associazioni organizzatrici del Pride che, appena insediato, mi impegnerò a trovare un’equa soluzione, nel rispetto delle esigenze di tutti”. Ovvero organizzatori e casse comunali.
Nelle stesse ore, sempre sul social network, nella pagina ufficiale del Sardegna Pride è attiva una raccolta fondi per cercare di racimolare diecimila euro necessari allo svolgimento dell’evento. I soldi raccolti al momento sono quasi quattromila euro: “Manca sempre meno al 6 luglio – si legge- ma siamo ancora al 30 per cento di quanto avevamo prefissato all’inizio”. A.D