Rogo Abbanoa, i vigili escludono attentato. Ma l’azienda: “È un’escalation”

“Cause elettriche” avrebbero innescato il rogo all’interno degli uffici della sede staccata di Abbanoa in viale Diaz a Cagliari. E’ quanto hanno accertato i vigili del fuoco che, al momento, non hanno previsto nuovi sopralluoghi o verifiche. La Digos della Questura di Cagliari sta monitorando il caso, ma non sono programmati ulteriori accertamenti, oltre quello effettuato ieri notte dalla polizia, nè è stata avviata un’indagine ad hoc. Da quanto si apprende, l’incendio potrebbe essere partito da una presa a ciabatta che si trovava vicino a materiale cartaceo. La stanza al secondo piano si è riempita di fumo ed è scattato l’allarme. Quando è stata aperta la porta dell’ufficio, l’improvvisa presenza di ossigeno ha innescato la fiammata che ha provocato i danni. Sono stati i due dipendenti che si trovavano all’interno ad avvertire le forze dell’ordine e i pompieri. In viale Diaz sono così arrivate le squadre dei vigili che nel giro di due ore hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’edificio.

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Finora sono dieci gli episodi, tra incendi, attentati e atti intimidatori con Abbanoa nel mirino. Il gestore idrico della Sardegna ha stilato un elenco dettagliato degli episodi avvenuti dal luglio del 2012 fino a ieri sera parlando espressamente di “escalation”. Il 23 luglio 2012, nella notte vengono incendiati un autospurgo e un’autobotte nel deposito di via Is Cornalias, sede del Distretto 1 di Cagliari. 24 maggio 2012: raid nel deposito del depuratore di Muravera. Squarciate le gomme di cinque Fiat Panda e di un furgone, frantumati alcuni vetri e forzato le portiere con un grimaldello. E’ stata versata anche della benzina, ma fortunatamente non è stato appiccato il fuoco. 24 giugno 2013: danneggiamento della condotta fognaria che porta i reflui della fascia costiera di Chia verso il depuratore più a monte. La fuoriuscita di liquami avrebbe potuto causare un riversamento nel ruscello e quindi un inquinamento della laguna. I tecnici sono intervenuti tempestivamente evitando tale rischio. 26 giugno 2013: nuovamente in via Is Cornalias a Cagliari, nella notte viene incendiato il nuovo autospurgo. Era stato acquistato da appena un mese in sostituzione di quello distrutto l’anno precedente. 9 luglio 2013: incendio appiccato all’auto privata di uno dei capi zona del Distretto 1 di Cagliari. 29 agosto 2013: incendio appiccato al deposito del potabilizzatore di Corongiu, a Sinnai. 31 marzo 2014 a Terralba: incendio appiccato in un cantiere di un’impresa appaltatrice. 5 maggio 2014 a Cagliari: terzo autospurgo incendiato nella sede di via Is Cornalias. 26 giugno 2015: incendio al deposito di Sestu, danni per oltre un milione di euro. 31 maggio 2016: incendio al depuratore di Olbia. 29 ottobre 2016: primo incendio nella sede di viale Diaz 116 a Cagliari. 13 dicembre 2016: secondo incendio nella stessa sede di Cagliari.

 

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