Rifiuti: comitato ‘Non bruciamoci futuro’ contro la Regione

“Nel totale dispregio dei più elementari principi di partecipazione democratica e di condivisione con enti locali e cittadini, la Giunta regionale ha approvato in fretta e furia, alla vigilia di Natale, l’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti prospettando per la Sardegna l’ennesima occasione persa per una corretta gestione del settore”.

Rifiuti, nuovo Piano: più differenziata e “tariffa puntuale” grazie al microchip

È quanto si legge in una nota del Comitato Non Bruciamoci il Futuro e dell’associazione Zero Waste Sardegna. “La fretta di approvare un atto di programmazione ancora una volta incoerente e tutt’altro che condiviso – prosegue il documento – era già emersa chiaramente nelle scorse settimane dalla volontà espressa, dagli apparati regionali, di non voler sottoporre l’aggiornamento del Piano a Valutazione Ambientale Strategica (VAS): una scelta che di fatto cancellava qualsiasi dibattito nel merito delle scelte da operare per gli anni a venire ed esautorava comuni e cittadini da qualsiasi possibilità di dare un contributo in uno dei settori da cui maggiormente dipende la qualità della vita delle nostre comunità e nel quale la Regione Sardegna con la Giunta attuale e quelle che l’hanno preceduta, ha dato nel recente passato e nel presente pessima dimostrazione di programmazione e gestione”.

“L’approvazione da parte della Giunta dell’aggiornamento del Piano – prosegue il comitato – dimostra come, sul tema rifiuti, l’esecutivo guidato da Francesco Pigliaru abbia confermato una visione inceneritorista della gestione dei rifiuti imposta dall’apparato regionale che, prima di tutto, doveva tutelarsi dagli atti compiuti nella procedura autorizzativa del nuovo impianto di Tossilo, già dichiarati illegittimi e irregolari dalla sentenza del Tar. La nuova programmazione prevede infatti il mantenimento del polo di incenerimento di Tossilo la cui realizzazione appare ancor più incomprensibile alla luce delle previsioni dello stesso aggiornamento che si prefigge il raggiungimento di un 80 per cento di raccolta differenziata. La verità è che il piano aggiornato decreta l’inutilità di Tossilo e certifica un peggioramento del quadro emissivo a livello regionale a causa dell’incremento dell’incenerimento dei rifiuti che, con il nuovo impianto di Tossilo, passerà dalle circa 120.000 ton. incenerite attualmente (2014) alle 200.000 ton/anno.”.

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