Pili (Unidos): “Ecco le prove del napalm interrato a Quirra”

Prende corpo l’ipotesi che all’interno del Poligono di Quirra sia stato interrato il pericoloso napalm, come emerso nella penultima seduta della Commissione parlamentare sull’Uranio impoverito. A fornire ulteriori dettagli sulla vicenda è il deputato di Unidos Mauro Pili, grazie a una comunicazione del Centro Consultivo Studi e Ricerche dell’Aeronautica Militare inviata al Terzo Reparto dell’Ispettorato logistico dell’Aeronautica, incaricato, secondo quanto riferisce il parlamentare, della movimentazione del materiale bellico obsoleto fatto esplodere nella base ogliastrina. L’oggetto della comunicazione parla esplicitamente di Napalm. Nella seconda parte del documento, che non è stato fornito per intero, si legge: “Per quanto concerne i 50 fusti in cattive condizioni, essi dovranno essere interrati secondo i criteri prescritti dal T.C; (illeggibile) tali criteri il prodotto dovesse risultare non più utilizzabile, dovranno essere dichiarati fuori uso, e il prodotto distrutto. Tale (corsivo nostro) distruzione pone problemi non indifferenti; il prodotto, infatti, brucia con difficoltà, generando fumo ed è assolutamente impensabile disperderlo in acqua; pertanto la soluzione più ragionevole appare l’interramento, eventualmente dopo averlo rinchiuso in robusti sacchi di plastica per evitare l’inquinamento delle falde”.

Nel documento, dunque, non c’è un riferimento esplicito a Quirra. È Pili a stabilire il collegamento tra quel materiale e il poligono ogliastrino, ricordando le intercettazioni disposte dalla Procura di Lanusei nell’ambito dell’inchiesta che ha poi portato a processo otto graduati succedutisi nelle posizioni di comando della base interforze. “Dalle intercettazioni acquisite agli atti dalla Procura di Lanusei emerge che nell’area demaniale di Perdasdefogu, all’interno del poligono di Quirra, sono stati interrati fusti contenenti materiale nocivo, sicuramente diserbante utilizzato nella guerra del Vietnam prodotto da una ditta di Seveso, presumibilmente Napalm”: questo l’intervento di Pili nel corso dell’audizione del pm Biagio Mazzeo tenuta di fronte alla Commissione parlamentare sull’Uranio impoverito dello scorso 21 giugno. “Non possiamo escluderlo, ma la presenza di diserbante o napalm non è stata accertata”: così aveva risposto il magistrato che ha sostituito Domenico Fiordalisi nel processo per omesse cautele ai graduati che negli anni si sono avvicendati al comando del poligono ogliastrino.

Oggi, però, Pili è entrato in possesso di nuovi documenti, che renderà pubblici nei prossimi giorni. La tesi del deputato è che il Terzo Reparto dell’Ispettorato logistico abbia trasportato il napalm in Sardegna, come accaduto per il munizionamento obsoleto, comprese bombe, fatte brillare a Quirra come emerso nel corso dell’inchiesta e del processo sui veleni del poligono. Il deputato, dice, infatti di essere in possesso dei documenti di viaggio di tale materiale bellico, che sarebbe stato stoccato nel deposito dell’Aeronautica militare di Serrenti in vista dello smaltimento avvenuto poi nel poligono ogliastrino.

“Non possiamo immaginare che, alla luce di quanto sta emergendo su Quirra, lo Stato esca impunito dal processo. Occorre fare massima chiarezza”, questo il commento del deputato.

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