Onda Energia stacca la spina a Energit: da gennaio a casa 30 dipendenti su 42

A luglio l’annuncio del piano rilancio con un investimento da un milione di euro. Oggi le lettere di licenziamento. Onda Energia, l’azienda siciliana che nel 2012 aveva rilevato Energit (luce e gas), ha già inviato le lettere con cui risolve il rapporto di lavoro con 30 dipendenti su 42. Una decisione assunta il 7 ottobre scorso. Insomma, niente investimenti: piuttosto un taglio netto ad ogni velleità di rilancio, come preconizzava a luglio l’amministratore di Energit Luigi Martines: “Il concordato di continuità ha consentito oggi di riguadagnare la possibilità di fare un piano industriale, un nuovo percorso di crescita che mira ad un prossimo triennio positivo”, aveva dichiarato. Oggi, la situazione è notevolmente mutata. E nella sede cagliaritana rimarranno ben poche persone a gestire i 12mila contratti ancora attivi. Negli uffici gira già la lista dei licenziati, che ora attendono solo la comunicazione ufficiale di Onda Energia. Tutti i dipendenti hanno un contratto a tempo indeterminato e il rapporto di lavoro terminerà a far data dal primo gennaio 2017.

Al momento i vertici di Onda Energia non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali ma evidentemente, conti alla mano, il piano di rilancio annunciato appena tre mesi fa non poteva essere attuato. A nulla è valsa la decurtazione degli stipendi decisa mesi fa con la firma dei contratti di solidarietà. I sindacati intanto hanno ottenuto un primo incontro con l’azienda, tenuto martedì scorso nella sede cagliaritana di Confindustria. Grande assente Luigi Martines. L’azienda era invece rappresentata da due legali e da un consulente del lavoro.

“È una situazione drammatica – ha commentato Roberto Camarra, del Sindacato lavoratori comunicazione della Cgil – e non solo per i trenta lavoratori interessati dalla procedura di licenziamento. L’azienda sta camminando sul filo del rasoio e al minimo intoppo, il fallimento è dietro l’angolo. Siamo rammaricati per l’assenza di Martines, che riteniamo il principale responsabile di questa situazione, visto che è al vertice dell’azienda. Dicono che vogliono tenere in piedi l’azienda ma questo di certo non si fa licenziando trenta persone. Vedremo ora cosa succederà nella prossima riunione, fissata il 21 ottobre, e soprattutto analizzeremo per bene il piano industriale che Energit ci presenterà il 14 novembre prossimo”. Intanto i sindacati hanno già chiesto un incontro con l’assessore regionale all’Industria Maria Grazia Piras per fare il punto della situazione e verificare ogni possibilità per scongiurare i licenziamenti.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

 

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