Omicidio di Arzana, 46enne ucciso in auto con cinque colpi di fucile

Pietro Roberto Fragata è stato ucciso dentro la sua auto, una Fiat Panda, mentre dall’abitazione di via Marco Polo ad Arzana si si stava recando nella tabaccheria che gestiva insieme alla moglie, sempre nel paese ogliastrino. È questa la prima certezza che arriva sull’omicidio del 46enne, freddato questa mattina intorno alle 7,30.

Contro l’uomo, che aveva tre figli – il maggiore di 22, il più piccolo di 10 – sono stati sparati cinque colpi da un fucile calibro 12, prima contro il parabrezza anteriore e poi verso il finestrino del lato autista. L’ultima pallottola, stando alla ricostruzione degli inquirenti, ha colpito Fragata in pieno volto, uccidendolo. E ciò, vista la modalità dell’agguato, fa pensare che in azione non sia entrata una sola persona. La macchina del 46enne era già in movimento quando è partito il fuoco: Fragata ha sbandato, poi l’auto, senza più controllo, è finita su un cespuglio.

Sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Lanusei e i militari del Nucleo investigativo del comando provinciale di Nuoro. Fragata è un nome noto della criminalità isolana e non solo: era stato arrestato nel 2008 e condannato in via definitiva nel 2012 per la tentata rapina al supermercato Pam di Perugia, avvenuta il 21 aprile 2007. Un assalto, quello, che si chiuse con un conflitto a fuoco nel quale rimasero ferite due persone. L’uomo, uscito dal carcere lo scorso settembre, era stato condannato con la banda dei sardi, in Umbria, di cui faceva parte anche l’ex latitante Raffaele Arzu, condannato, tra l’altro, con Fragata per la stessa rapina.

arzana-pietro-roberto-fragata
Pietro Roberto Fragata

Il nome di Fragata, nel 2010, era finito anche nell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Perugia, sull’omicidio del carabiniere Donato Fezzuoglio, ucciso durante la rapina alla Monte dei Paschi, a Umbertide il 30 gennaio 2006. Prima venne arrestato, poi il guo decise il non luogo a procedere. Tra le quattro persone finite sotto accusa, ancora lo stesso Arzu, considerato il capo, più altri tre sardi.

Sul fronte delle indagini, si avanza una sola ipotesi investigativa: ovvero un collegamento tra la vittima e gli ambienti nei quali sono maturati i suoi precedenti penali. L’uccisione di Fragata è avvenuta il giorno dopo il blitz dei Ros, il Reparto operativo speciale dei carabinieri che ieri, insieme al Nucleo elicotteri dei cacciatori di Sardegna, ha fatto diverse perquisizioni in alcune case, alla ricerca del superlatitante Attilio Cubeddu, anche lui arzanese, alla macchia dal 1998 e accusato di vari sequestri di persona.

L’omicidio di Fragata è il secondo in pochi giorni in Sardegna: martedì mattina, a Sorgono, è stato trovato cadavere nella sua casa un gioielliere di 63anni, ucciso dopo una rapina. L’uomo era stato legato e imbavagliato ed è morto per asfissia: l’abitazione che si trova proprio sopra l’attività commerciale.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share