Omelia anti-gay, la condanna di Miglio: “Chiedo perdono, lettura falsata”

Sulle polemiche e le proteste suscitate dall’omelia anti-gay di don Pusceddu  interviene l’arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio. Una reprimenda chiara già nel titolo della nota ufficiale pubblicata sul sito della Diocesi: “L’amore contro ogni discriminazione“. Miglio precisa che il commento alla Lettera ai Romani (c.1) “estrapolato dal suo contesto e dall’insieme dell’insegnamento paolino, ha provocato gravi fraintendimenti e ha falsato anzitutto il pensiero di san Paolo che, nella stessa Lettera (c. 5 e 8), proclama senza ombre la Misericordia di Dio”. Una lettura, secondo l’arcivescovo, del tutto distorta del testo sacro fatta dal sacerdote di Decimoputzu. Da qui la ferma condanna e il riferimento ai fatti di Orlando e alle parole utilizzate da Papa Francesco.

L’insegnamento della Chiesa, si legge ancora nella nota, non lascia spazio all’odio: “senza dimenticare o nascondere la via indicata dal Signore bisogna però essere rispettosi e vicini a tutti, anche a chi non riesce ancora a seguire la strada da Lui proposta, senza giudicare nessuno, perché solo il Signore conosce fino in fondo le responsabilità di ciascuno”.

Il clamore mediatico attorno alle parole di don Pusceddu ha scosso profondamente la Diocesi, Miglio scrive di esser stato contattato da molte persone a cui chiede scusa a “a nome mio e della nostra chiesa diocesana”. E ancora sulla condotta del don: “Perché un sacerdote, specialmente dall’altare, ma in realtà sempre, non rappresenta mai solo se stesso”. Poi la richiesta, diretta: “All’interessato rinnovo la richiesta di osservare un congruo periodo di silenzio totale”. In molti hanno chiesto le dimissioni del sacerdote e, domenica scorsa, è stato organizzato un sit-in di protesta dopo la messa.

 

 

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