Omelia contro gli omosessuali, in 32mila chiedono dimissioni di don Pusceddu

Oltre 32 mila firme per chiedere le dimissioni di Don Massimiliano Pusceddu, il parroco di Decimoputzu alla ribalta delle cronache delle ultime settimane per la sua omelia choc anti-gay. La petizione “Chiediamo le immediate dimissioni di Don Massimiliano Pusceddu” sulla piattaforma change.org promossa da Aleksandra Matikj, Presidentessa del Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione, (qui il link), ha già raggiunto un traguardo eccezionale in soli quattro giorni dalla sua pubblicazione.
Il parroco di Decimoputzu il 28 maggio scorso aveva pronunciato dal pulpito della sua chiesa, di fronte a decine di fedeli, parole durissime contro gli omosessuali, citando un’interpretazione personale di un passo dalla lettera di San Paolo ai Romani. L’omelia è stata registrata e pubblicata sul canale del parroco su Youtube. “Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami – ha detto don Pusceddu – infatti, le loro femmine hanno cambiato i rapporti naturali in quelli contro natura. Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne: sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo le commettono, ma anche approvano chi le fa”.

IL VIDEO CON L’OMELIA CONTRO GLI OMOSESSUALI

Per l’organizzatrice della petizione tali parole sono inaccettabili. “Se non si sarà dimesso entro breve- – annuncia Aleksandra Matikj – probabilmente faremo un richiamo alle autorità giudiziarie”.
Nel suo sermone, don Massimiliano se l’era presa anche con il governo di Matteo Renzi e con la legge sulle Unioni Civili. La vicenda è tornata alla ribalta in seguito alle polemiche di un dirigente Gay del PD che ha puntato il dito contro la Chiesa annunciando di volersi sbattezzare.

Nel frattempo il parroco, oggi a Decimoputzu ma per lungo tempo sacerdote a Vallermosa, è stato rinviato a giudizio per un’altra vicenda, l’aggressione al marito di una parrocchiana: l’accusa è di lesioni personali, minacce e porto di pistola.
“Le firme raccolte non saranno consegnate soltanto a Papa Francesco – sottolinea la promotrice – ma anche alla Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, al Presidente del Senato Pietro Grasso, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro della Giustizia Andrea Orlano e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere una Legge specifica contro omofobia. Le parole pronunciate dal Don Pusceddu fanno ancora più paura oggi, a pochi giorni dalla strage di Orlando dove 49 persone sono state uccise perché omosessuali e altre 53 sono state ferite, la più grande strage di massa nella storia degli Stati Uniti e della comunità LGBT. La Legge contro l’omofobia è necessaria anche per non far commettere mai più le azioni del genere”.

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