Navi dei veleni, il Tar dà torto a Giovannelli. Nizzi: “Ora si dimetta”

Prosegue a Olbia la “guerra dei veleni”. Con un punto a sfavore del sindaco Gianni Giovannelli e della sua ordinanza che vietava l’arrivo di spazzatura proveniente da altre regioni ma, in particolare, del cargo ‘Othello’ con tremila tonnellate di percolato proveniente dalla discarica palermitana di Bellolampo. Secondo il Tar – che ha accolto il ricorso della ‘Paradivi’, la società catanese incaricata dalla Regione Sicilia dello smaltimento del percolato – l’ordinanza è illegittima. Insomma, non c’era alcuna ragione per bloccare l’arrivo della nave. Che, infatti, a questo punto potrebbe arrivare da un giorno all’altro.

Ma, a quanto pare, Giovannelli non si arrende. E avanza dubbi sulla possibilità tecnica per il Cipnes, il consorzio industriale del nord Sardegna presieduto da Settimo Nizzi, che è anche il coordinatore regionale del Popolo delle libertà, di smaltire il percolato. Ha annunciato un esposto alla procura della Repubblica.

Due le poste in gioco. Un contratto da un milione di euro sottoscritto dal Cipnes per lo smaltimento di trentamila tonnellate di rifiuti palermitani (in tutto dieci navi come il cargo Othello) e “la faccia” dei due rivali Giovannelli e Nizzi. quest’ultimo, dopo la decisione del Tar, ha sollecitato le dimissioni del sindaco e ha ribadito che alla fine all’amministrazione di Olbia toccherà anche pagare i danni per aver bloccato il contratto e aver anche procurato un allarme ingiustificato.

Il fatto è che Nizzi, dopo la denuncia di Giovannelli, si era in un certo senso vantato di aver bloccato l’esecuzione del contratto pur ritenendolo del tutto legittimo. E aveva anche detto di non essere stato informato della stipula dai tecnici del Cipnes. E anche ora fa un po’ di resistenza. Perché, ha detto, il via libera riguarda solo le prime tremila tonnellate. Per autorizzare le altre si attendono nuove analisi sul percolato. Analisi che dovrebbero essere svolte dall’Arpa siciliana.

Insomma, la battaglia è destinata ad andare avanti. Giovannelli respinge al mittente anche la richiesta di dimissioni. E ricorda che comunque Nizzi è stato “già dimesso dagli elettori”.

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