Svolta nelle indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania sulla vicenda della tentata truffa riguardo al terreno del nuovo ospedale Mater Olbia. Ieri – secondo quanto riferiscono oggi L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna – gli uomini della Guardia di Finanza di Sassari, su disposizione del Gip di Tempio Marco Contu, hanno notificato il divieto di dimora nel Comune di Olbia all’imprenditore Alessandro Marini e al suo socio in affari Pierluigi Bardanzellu, i due immobiliaristi che all’epoca sostenevano di vantare diritti sull’area. I due sono indagati dal capo della Procura, Domenico Fiordalisi, per “tentata estorsione ai danni dello Stato del Qatar”.
L’inchiesta, che vede coinvolti i due imprenditori, prese avvio alla vigilia della cessione dei terreni dalla gestione fallimentare dell’ex San Raffaele al nuovo polo ospedaliero Mater Olbia della Qatar Foundation. Pochi giorni prima della stipula della compravendita Marini, forte di un atto di acquisizione di “diritti per usucapione” ceduti dal custode dell’ex San Raffaele, si intestò i 59 ettari di terreni che includevano il complesso ospedaliero imponendo lo stop all’atto notarile, alla vigilia dell’inaugurazione dei lavori alla presenza del premier Matteo Renzi. Sulla vicenda intervenne subito il sindaco di Olbia Gianni Giovannini, che presentò un esposto alla Procura di Tempio, che fece scattare il blitz nella villetta di Codrongianus di Marini, il quale, alla vista degli uomini della Guardia di Finanza, si diede alla fuga nelle campagne in piena notte spiegando poi di aver temuto per la sua vita.