“La sinistra indipendentista sarda saprà fare fronte anche in questa occasione alla brutalità del colonialismo e saprà rovesciare nuovamente i rapporti di forza trasformando il processo contro l’indipendentismo sardo in un processo contro i crimini del colonialismo nel nostro Paese. Ancora una volta l’assedio è reciproco”.Così i vertici di A Manca pro s’Indipendentzia all’indomani del rinvio a giudizio di 18 persone, tra cui diversi militanti e dirigenti storici del Movimento, per la cosiddetta stagione delle bombe, una serie di attentati in Sardegna rivendicati da sigle terroristiche.
“Da anni – sottolinea A Manca – è in corso nei confronti del nostro partito una violentissima caccia alle streghe e una criminalizzazione volta a distruggere e delegittimare la nostra struttura e l’idea stessa del socialismo di liberazione nazionale. Con buona pace degli italianisti, dei magistrati, delle forze di occupazione e di tutte le altre articolazioni del colonialismo italiano nel nostro Paese, dichiariamo solennemente e in faccia al nemico che la lotta di liberazione nazionale e sociale non può essere sradicata a colpi di persecuzioni giudiziarie, terrorismo mediatico e carcere preventivo”