Macomer, l’ipoteca giudiziaria le porta via la casa. Oggi l’avviso di sgombero

Nuovo capitolo del dramma della signora Maria Citzia, di Macomer, cui è stata recapitata un’ingiunzione di sfratto a seguito di un’ipoteca bancaria. Per questa mattina, infatti, era prevista la visita dell’ufficiale giudiziario. Un presidio di persone ha fatto cordone davanti al cancello di ingresso. “Non sono qui oggi per eseguire formalmente lo sfratto – ha detto il funzionario scortato dai Carabinieri del nucleo di Macomer -. Sono qui per dare un termine alla signora per sgomberare le cose che ci sono dentro l’immobile”.

Il termine è fissato per il 3 giugno, ma nel frattempo in maniera pacifica un gruppo di manifestanti, venuti da diverse parti della Sardegna, ha voluto far sentire la propria vicinanza a Maria Citzia e alla sua famiglia. Commercianti locali e semplici cittadini, aderenti al “Movimento per la gente”, Popoli Liberi Sardegna, Antiequitalia ed Antisfratto, sensibili all’Art. 580, contro il suicidio delle persone in difficoltà col fisco, a causa della crisi economica. Dopo il caso riportato dalla stampa a febbraio, sembrava che una trattativa fosse in corso tra gli avvocati delle rispettive parti. Pochi giorni fa, invece, la notizia, confermata anche dalla registrazione di una conversazione telefonica tra la portavoce del Movimento Popoli Liberi Sardegna, Roberta Modena, e la moglie dell’acquirente, Gianfranca Marcias, che non si addiveniva a nessun accordo. La notizia si aggiunge già a quella di una querela per diffamazione, ricevuta proprio dalla signora Citzia a Gennaio, a seguito di una espressione usata tramite i social network nei loro riguardi. Esattamente un giorno prima della notifica di sfratto. Per maggio è prevista una fiaccolata a Macomer in favore e a sostegno della signora Maria Citzia.

Davide Fara

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