La battaglia dei pasti all’Università. Studenti in rivolta, occupata la mensa

Prosegue la protesta degli studenti universitari nei confronti dell‘Ersu: dopo aver criticato aspramente le decisioni sulle attività della mensa, gli universitari hanno deciso di passare dall’idea all’azione, occupando simbolicamente la mensa di via Trentino a Cagliari. Si tratta di un gesto s forte che ha l’obiettivo di sensibilizzare su alcune decisioni da parte dell’Ente regionale in merito alla somministrazione e alla tipologia dei pasti. Insieme agli studenti ha deciso di protestare anche Gianluigi Piras, che fa parte del consiglio di amministrazione dell’Ersu e che già nelle scorse ore si era dissociato dai provvedimenti.

L’associazione studentesca Unica 2.0 lamenta che da oggi la ‘riapertura’ della sola mensa di via Trentino prevede un pranzo da asporto: “Nel menù pubblicato sul sito, è previsto soltanto pane, cibo in scatola e affettato preconfezionato, in violazione alle più basilari regole di sana alimentazione, mentre le cucine delle case – secondo quanto ci è stato finora comunicato – saranno chiuse in conformità dei protocolli proposti dall’Ente all’Ats“.

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Dura la protesta anche di Gianluigi Piras convinto che la decisione dell’Ersu sulla somministrazione dei pasti “oltre violare le basilari condizioni per una sana alimentazione risulta a tratti offensiva del buon senso, dei diritti degli studenti, della qualità e della proporzionalità al valore medio dei singoli pasti da sempre forniti dalle mense universitarie in capo all’Ersu di Cagliari.”.

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